Tavecchio sì o no? Lega Pro spaccata sul Consiglio Federale

18.11.2017 20:20 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Tavecchio sì o no? Lega Pro spaccata sul Consiglio Federale

Lunedì sarà una giornata campale per il calcio italiano. Dopo la sorprendente esclusione dal Mondiale di Russia, la poltrona del presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, continua a traballare. E lo farà anche durante il consiglio federale in programma, appunto, lunedì in tarda mattinata. Sul futuro di Tavecchio si è già espressa pesantemente l'Assocalciatori, che ha chiesto a gran voce le dimissioni abbandonando il vertice tenuto mercoledì, subito dopo l'eliminazione per mano della Svezia.

In Lega Pro, invece, la situazione è molto più ingarbugliata. Il presidente Gabriele Gravina ha chiesto un atto di responsabilità a Tavecchio, temendo però al contempo un vuoto di potere. L'idea di una convergenza tra il numero uno della terza serie e il suo corrispettivo in FIGC non è piaciuta affatto a numerose società di Serie C che vogliono la testa del capo federale per coerenza, avendo sostenuto Gravina proprio per la sua opposizione a Tavecchio alle ultime elezioni.

A tal proposito è indicativa la lettera che il vicepresidente del Pontedera, Filippo Tagliagambe, ha inviato ai suoi colleghi. Da membro del direttivo, infatti, il dirigente toscano ha spiegato che un appoggio all'attuale governance federale potrebbe arrivare solo in seguito a un'assemblea che modifichi l'indirizzo della precedente, nella quale le società erano contrarie alla presidenza Tavecchio. Un'assemblea, però, impossibile da svolgere a breve per tempi tecnici. L'idea di fondo,dunque, è quella di chiedere al Consiglio Federale di dimettersi in massa.

Pesante come un macigno, a tal proposito, il messaggio che il patron del Bassano, Stefano Rosso, ha inviato tramite i social [LEGGI QUI]. Il consigliere federale, in quota Lega Pro, ha chiesto senza mezzi termini un immediato cambiamento, spiegando che rimetterà senza problemi il proprio mandato se tale decisione verrà presa anche da tutti gli altri. Ore di riflessione, dunque, per Gravina che lunedì dovrà decidere se sostenere o meno l'attuale governance.