Livorno, Protti: "Voglio combattere con i ragazzi"

22.03.2018 10:40 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Livorno, Protti: "Voglio combattere con i ragazzi"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca

Dalle colonne de Il Tirreno, alla luce di una movimentata settimana, in casa Livorno parla il club manager Igor Protti, bandiera per la città amaranto, che traccia un bilancio dell'ultimo periodo vissuto:

"Prima della partita col Siena ho parlato ai ragazzi, ho detto loro che sono tornato a Livorno un anno e mezzo fa per aiutare squadra e società a tornare in serie B: ma per far ciò ho bisogno di sapere che vado in guerra con vicino a me dei soldati veri. Per me era più importante l'atteggiamento del risultato. Oggi, dopo la partita col Siena, posso dire "voglio combattere con voi". Il mio cruccio più grande sarebbe non riuscire a trasmettere ai giocatori l'attaccamento e l'amore verso questa maglia e questa città. Lo scorso anno c'ero riuscito, adesso filava tutto alla grande ma poi ci siamo smarriti".



Protti non nasconde poi di aver pensato a un addio, "Dovevo capire tante cose. Alla fine ho avuto le risposte che mi aspettavo ed eccomi qui deciso ad andare avanti più carico che mai", ma sulla scelta di rimanere ha ovviamente inciso anche l'aver calcolato le devastanti conseguenze che la scelta avrebbe avuto sull'ambiente: "Se pensavo alla mia serenità, stavo a casa. Non voglio essere presuntuoso, ma credo che andando via ci sarebbe stato un clima meno positivo intorno alla squadra. E mai farei qualcosa di male al Livorno. Sono stati giorni molto duri per me. Al fischio finale di solito saluto i ragazzi, stavolta ho deciso di uscire ma sono venuti ad abbracciarmi subito Foschi e Mazzoni. Loro sapevano quanto fosse importante per me. E non vi dico la gioia dei tanti messaggi di supporto arrivati dalla città. Non mi piace farmi desiderare, ma è chiaro che sono segnali forti".

Una nota sulla società: "Mi auguro che Nicola Pecini possa rientrare con noi: c'è un progetto che tutti insieme abbiamo iniziato e sarebbe bello portarlo a termine. Se questo non succederà, non cambia la mia valutazione positiva su di lui. Signorelli? Mi ha chiamato, ci siamo incontrati, gli ho detto delle cose e gli ho detto di essere pronto a collaborare con lui per il bene del Livorno. C'erano state delle incomprensioni quando lui era dirigente e io ero a casa, ma il bene del Livorno va davanti a tutto e ora possiamo andare avanti insieme".