Lucchese, ricorda: squadra che vince non si cambia

18.12.2017 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Lucchese, ricorda: squadra che vince non si cambia
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© foto di Luca Maggiani/TuttoLegaPro.com

Squadra che vince non si cambia, e per squadra non si intende quei ragazzi che scendono in campo, e basta, si intende un intero pacchetto che va a comporre una società, ormai classificabile come vera e propria azienda. 
Ma la Lucchese alle volte non ha fatto sempre questo ragionamento, ed ecco che in estate arriva il primo stravolgimento: non viene riconfermata la storica addetta stampa, Emanuela Lo Guzzo, tra mille interrogativi degli addetti ai lavori che in lei avevano sempre visto un esempio di professionalità e correttezza, e subito subentra la "paura" che altri due punti fermi del dietro le quinte rossonero, il team manager Vanni Pessotto e la segreteria Marcella Ghilardi, abbiano lo stesso destino. Fortunatamente, essendo anche loro puro emblema di estrema competenza, vengono riconfermati. E la stagione riparte.



Anche dal punto di vista sportivo, dove il DS Antonio Obbedio, con un budget estremamente risicato non per suo volere, mette in piedi una rosa che mister Giovanni Lopez sa poi plasmare, tanto da raggiungere, al termine del girone di andata, l'ottavo posto in classifica con 24 punti, nonostante le ultime gare siano state giocate con la formazione falcidiata dagli infortuni. Gennaio si avvicina, e qualche innesto sarebbe da apportare.

Ma ecco che subentrano le beghe legate alla cessione del club. Nella giornata di venerdì è stato firmato un preliminare, non gradito ai tifosi che per questa sera hanno indetto una riunione pubblica con tanto di invito all'attuale proprietà e ai possibili acquirenti, con uno di loro, Carlo Coscia, che ha persino dichiarato: "Abbiamo pagato la Lucchese un milione e vogliamo, con un un progetto a medio-lungo termine, portare la squadra in Serie B. A gennaio faremo 4/5 innesti nei vari ruoli per arrivare velocemente alla salvezza e poi programmare una squadra forte per la prossima stagione". Non finisce però qui, alle porte c'è anche Pietro Belardelli, che si è detto pronto, se la città lo volesse, a rilevare la Lucchese, come già aveva tentato di fare in estate; con lui dovrebbe arrivare un nuovo DG, ma rumors di mercato legati all'ex patron di Lecco e Castel Di Sangro - indirettamente smentiti - vorrebbero un "licenziamento" di Obbedio e Lopez, con Cuoghi pronto a subentrargli.
Follia pura. E non per demeriti di chi potrebbe arrivare - lungi pensare questo - ma per gli estremi meriti già elencati che il duo rossonero ha. Nel calcio gli equilibri sono molto delicati, perchè rischiare di romperli a metà stagione?
Si potrà anche dire che sono tutte chiacchiere da bar, ma in una situazione delicata come quella rossonera non fanno bene neppure queste. Prima comprare, poi parlare: con intenso ragionamento alle spalle, si intende.