Piacenza, calcio&amore: scene che fanno bene anche allo sport

23.04.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Piacenza, calcio&amore: scene che fanno bene anche allo sport
© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana

La vittoria del Livorno. Quella della Robur Siena. L'infortunio di Bruno della Giana. La sconfitta dell'Olbia. I rigori sbagliati dal Gavorrano. Sono veramente tanti gli spunti che il Girone A di Serie C ha offerto nel terzultimo sabato di calcio. Ma a catturare le attenzioni è stato il "Garilli" di Piacenza: per la vittoria del Piacenza sul Pro Piacenza nel derby? No, per il pre gara. Dove il bomber biancorosso Massimiliano Pesenti ha chiesto alla compagna, Micol Limido, di sposarlo. Subito dopo il riscaldamento, i piccoli raccattapalle hanno indossato delle magliette che componevano la scritta "Micol mi vuoi sposare?", permettendo all'attaccante di uscire dal campo per consegnare l'anello all'ignara compagna, che solo quando nello stadio sono riecheggiate le note di Bruno Mars, ha intuito qualcosa, senza però aspettarsi quello che è stato, con amici e familiari accorsi di nascosto a Piacenza per assistere al grande momento.



Ognuno può pensarla come vuole, non tutti devo essere d'accordo con quanto è accaduto, e di nasi storti - invidia? bigottismo? insensibilità? - sicuramente ce ne saranno, ma in realtà quello di Pesenti non è solo stato un gran gesto d'amore, ma anche una bella immagine per il calcio. Troppo spesso si vedono scene di bambini che, incitato dai tifosi, insultano a bordo campo i calciatori avversari persino nel riscaldamento; troppo spesso si vedono calciatori che, nemmeno fossero Dio sceso in terra, mandano a quel paese allenatori e compagni; troppo spesso sugli spalti si vedono risse assolutamente immotivate; troppo spesso si vedono stadi vuoti per stupide restrizioni legislative che pensano di risolvere i problemi prima citati; troppo spesso si vedono genitori che sugli spalti incitano alla guerra, non troppo agonistica, figli ai primi calci. Scene non proprio edificanti per il mondo pallonaro, che necessita altro.
Necessità di qualche Pesenti o Iovine in più: perché Iovine? Perché il centrocampista della Giana, nel match contro il Prato, buttò letteralmente via il pallone del possibile pari per permettere ai sanitari di soccorrere un avversario a terra (Seminara), gravemente infortunato.

Scene che mettono in mostra anche il lato umano dei calciatori. Già, perché quelli che scendono in campo ogni weekend (infrasettimanale permettendo), non sono bestie da macello o robot o ragazzini privilegiati. Si, qualcuno di quest'ultima categoria c'è. Ma molto spesso i calciatori sono semplicemente persone, con la fortuna di svolgere un lavoro che amano, che ha però anche tanti contro. Sono persone, stop. Ben venga quindi che il circo mediatico evidenzi più spesso weekend come quello finora citato. Che dovrebbe servire di lezione a tanti.
E allora...VIVA GLI SPOSI!