Pisa, non è mai troppo tardi

22.04.2018 06:00 di  Marco Pieracci   vedi letture
Pisa, non è mai troppo tardi
TMW/TuttoC.com

Il calcio è strano, si sa. Così, nel giro di una sola settimana, si può passare dalla depressione cosmica, per una sconfitta nel derby più atteso al ritrovato entusiasmo per una vittoria limpida, legittimata attraverso il bel gioco e accompagnata dalla certezza matematica del terzo posto. E’ il caso del Pisa che, dopo una lunga gestazione durata nove mesi, in una calda serata di fine aprile, contro un Pontedera rimaneggiato, ma imbattuto da sei partite, riesce a esprimere per la prima volta tutto il suo potenziale giocando la miglior gara della stagione. Manifesto di ciò che poteva essere e invece non è stato, che alimenta molti e giustificati rimpianti ma che nello stesso tempo rappresenta una bella iniezione di autostima in vista dei playoff. Inutile negarlo con l’arrivo in panchina di un tecnico navigato, forgiato da anni di esperienza in una categoria così complicata come la Serie C, la musica è cambiata radicalmente.

Tanto che viene da domandarsi se tale scelta non sia stata, in effetti, un po’ troppo tardiva. Domanda che però non avrà mai una risposta, perchè in fondo la controprova non esiste. Certo è che Mario Petrone sembra davvero l'uomo giusto al posto giusto. Il tecnico campano ha saputo toccare le corde giuste, restituendo fiducia e consapevolezza ad un gruppo scoraggiato dai risultati deludenti e dalle pressioni di una piazza calda, ma anche esigente, che ha ritrovato il piacere di andare allo stadio per vedere una squadra con una precisa identità che può vincere o perdere, come accaduto del resto a Livorno, ma senza mai rinunciare a imporre la propria idea di calcio. Gli spareggi promozione diranno fin dove questo Pisa potrà arrivare, ma intanto già questo non è roba da poco.