Pisa, un attacco che...non attacca

23.11.2017 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
La porta dell' Arena Garibaldi
TMW/TuttoC.com
La porta dell' Arena Garibaldi
© foto di Cafaro Agency/TuttoNocerina.com

Attacco spuntato, attacco che non attacca, si può chiamare in mille modi, ma con gli elementi di peso che vanta la rosa, dall'attacco del Pisa ci si sarebbe aspettati molto di più. Più in generale, dati anche i tanti proclami estivi ci si sarebbe aspettati di più dalla squadra, che arriva al derby contro il Livorno a -8 dai labronici, per altro capolista del Girone B.



Negro, Masucci, Eusepi, elementi che farebbero impallidire qualsiasi difesa, ai quali si aggiungono giovani di prospettiva come Giani, Cernigoi e Peralta, ma che hanno carburato poco: si contano finora 7 reti provenienti dal reparto avanzato nerazzurro, 4 siglate da Eusepi e tre da Masucci. Di Negro nessuna traccia. Un dato non incoraggiante, che è però bilanciato da un centrocampo che invece ha messo a segno 11 reti, e che spesso si è dimostrato valore aggiunto della truppa di mister Pazienza: 4 centri per capitan Mannini, 3 per De Vitis, 2 per Giannone e una per Gucher e Di Quinzio. 
A ogni modo, ci sarà presto da far quadrato, e in tal senso il mercato di gennaio potrebbe cambiare qualche carta attualmente in tavola. 

Al momento, però, la situazione è questa, e come spesso accade si deve far di necessità virtù: certo, il secondo posto in classifica lascia capire che la questione non è drammatica, e che l'importante è segnare, ma per la lotta alla Serie B, anche un bomber vero si fa necessario. Anzi, probabilmente in Serie C il bomber è quanto di più importante ci possa essere in una squadra. Vantaggiato - ironia della sorte - insegna.