Pro Piacenza, Pea: "Abbate ammirevole, Danilo leader vero"

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Tre vittorie e un pareggio su quattro partite, un Pro Piacenza che ritrova i punti persi nella prima parte del girone di andata e che guarda con serenità alle due partite che mancano prima della sosta. Tanti gli argomenti sul tavolo della sala stampa del "Garilli" per mister Pea: il bentornato ad Abbate, il riconoscimento ad Alessandro e la consapevolezza di un Pro Piacenza meno bello. Ma molto vincente.

"Partita equilibrata -spiega il tecnico di Casalpusterlengo nelle parole riprese dai canali ufficiali rossoneri-  entrambe le squadre potevano far gol. Noi abbiamo fatto un po' fatica all'inizio, poi nella ripresa la mia squadra ha fatto meglio e questo ci ha portato all'occasione del rigore. Cambiato il tabellino, oggettivamente non abbiamo rischiato molto negli ultimi venti minuti. Colgo l'occasione per parlare di un giocatore, Matteo Abbate (entrato al 90' al posto di Cavagna, ndr) che rientrava da un brutto infortunio (tre mesi di stop per la rottura del legamento crociato posteriore del ginocchio nella partita giocata contro la Carrarese ad inizio settembre, ndr), ha voluto a tutti i costi scendere in campo così come ha voluto a tutti i costi tornare disponibile prima di Natale. Lo aveva promesso e ce l'ha fatta, si è dato un obiettivo e l'ha raggiunto. Dal mio punto di vista la Lucchese è una delle squadre più forti del girone, ha giocatori che giocano insieme da tanto tempo e questo, nel calcio odierno, è un grosso vantaggio: e sono pure bravi. Noi non siamo stati brillantissimi nel primo tempo, nella ripresa abbiamo indossato i panni "giusti". Nelle prime undici partite abbiamo perso una valanga di punti, ora è un Pro Piacenza meno bello ma più concreto: è quasi inspiegabile, anche se un'idea ce l'avrei ma vorrei ancora verificarla. Ad Alessandro è scattato qualcosa, è diventato il vero leader di questa squadra: lo vedo anche da come lo cercano i compagni. Sta crescendo in maniera esponenziale".