Top & Flop di Pro Piacenza-Lucchese

17.12.2017 17:55 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Alessandro, TOP Pro Piacenza
TMW/TuttoC.com
Alessandro, TOP Pro Piacenza
© foto di Giuseppe Scialla

Prima accusati di scarso cinismo (vero!), ora dieci punti su dodici disponibili, frutto di un pareggio e tre vittorie...per 1-0. Cosa c'è di più cinico al mondo di un 1-0 su rigore? Il nichilismo? La misantropia? Oppure questo Pro Piacenza che lascia a mani vuote chiunque passi sul suo sentiero?

Già, ancora un 1-0. Un vantaggio che gli uomini di Pea avrebbero potuto maturare già nel primo tempo, con una girata di Mastroianni oppure con quella traversa colta da Aspas su calcio di punizione. Poteva sembrare una partita stregata, un po' come avvenuto in diverse occasioni nell'autunno (in tutti i sensi) in via De Longe, ma la squadra del presidente Burzoni sta acquisendo consapevolezza di sè: lo si vede da come cerca di esporsi senza scoprirsi, lo si vede da come propone gioco senza lasciarsi avvitare dalla frenesia per un tabellino che rimane sempre lì, bloccato su un pareggio ad occhiali. Anche da come riesce a soffrire contro una Lucchese esperta, perché non è che il secondo tempo sia stata una passeggiata per gli emiliani: soffrire (con moderazione e buona organizzazione) e colpire, con un Alessandro che palla al piede è stato questo pomeriggio a tratti incontenibile. Inevitabile l'abbraccio mortifero di Capuano a venti minuti dal termine. Impeccabile la trasformazione dell'esterno offensivo romano. Cinico il risultato: 1-0. Già, ancora 1-0.

Ecco, a nostro avviso, i migliori e i peggiori del match del "Garilli".

 

TOP:

Alessandro (Pro Piacenza): solo un giornalista che intende volutamente farsi sbattere fuori dalla propria redazione può indicare tra i migliori altri che non rispondano al nome di Danilo Alessandro. Quarto gol consecutivo per il fantasista romano, in questo dicembre baciato da uno stato di grazia difficilmente ripetibile. Oggi ha semplicemente incantato: se a Grosseto e ad Olbia ha "solamente" firmato nel momento del bisogno, questo pomeriggio è stato protagonista assoluto per tutta la partita, recuperando palloni in lande sconosciute e inserendosi spesso per l'ultimo passaggio. Oltre alla tecnica, oggi ha davvero messo "cuore" nei suoi novantacinque minuti di gioco. Chiedetelo a Damiani, chiedetelo a Cecchini, chiedetelo ad una vecchia volpe come Capuano quanto è veloce in queste settimane il numero 10 di Pea. Bravi anche molti altri emiliani, Aspas su tutti oltre ai due centrali difensivi e al sempre attento Gori (oggi non protagonista perché di fatto meno chiamato in causa rispetto alla partita di Olbia). AGGETTIVI? APRIAMO UN CONTEST?

Le parti iniziali dei due tempi (Lucchese): che sia una squadra esperta e di personalità lo si deduce dall'approccio dei due tempi, fasi nelle quali le pantere toscane hanno confermato di poter prendere il pallino di gioco anche quando lo stadio non è amico. Poi il campo, con il trascorrere dei minuti, ha parlato sempre più emiliano ed è altrettanto indubbio che le vicende societarie non possano non aver inciso sulla mente di Espeche e compagni. Del resto, un gruppo ormai consolidato, che gioca insieme da anni e che ha prodotto buoni risultati, si vede posti in discussione presente e soprattutto futuro. Perché un cambio alla guida, al di là delle rassicurazioni, è sempre foriero di domande, soprattutto perché la serie C, ultimamente, ha offerto esempi di passaggi di quote non del tutto rassicuranti. Dunque, se proprio si deve fare, che si faccia presto. In un senso o nell'altro. COMPRENSIBILE  

 

FLOP:

Calandra-Abate (Pro Piacenza): tutti bene gli emiliani, come ormai da un mese a questa parte. Il laterale erbese deve trovare la brillantezza che solo il campo trovato con continuità può dare: il problema è che, da qui al mercato, ci sono poche occasioni per mettersi in luce e le occasioni vanno sfruttate al meglio. Per quanto riguarda l'attaccante, non stava benissimo e si è visto: certe situazioni il crotonese difficilmente le sbaglia. La sua carriera -ben più altisonante- dice di gol e zampate feline. 6 POLITICO

Capuano (Lucchese): una partita che si poteva decidere con un episodio. Lo si poteva immaginare -viste le due squadre ben organizzate in campo- ed è stato così. Ad avere dunque lo sgradito ruolo di colpevole nell'azione che indirizza il match è dunque il navigatissimo difensore di Lopez, evidentemente in ritardo nell'azione che causa il rigore decisivo. Più in ritardo il panterino napoletano o più straripante Alessandro?  Visti i precedenti nell'arco dei novanta minuti, probabilmente è più veritiera la seconda versione. Un'azione nella quale i meriti pesano più che i demeriti. MALCAPITATO