Teramo, servono un attaccante e tanta concentrazione

La permanenza tranquilla in C, al momento, può attendere. Il Teramo ha aperto questo 2018 nel peggiore dei modi, perdendo in casa lo scontro salvezza con il pericolante Vicenza. Gli abruzzesi, nonostante una condizione societaria nettamente migliore e un Natale passato in maniera nettamente più serena, si sono fatti sorprendere dalla voglia dei veneti.

I problemi, per la truppa di mister Asta, sono sempre gli stessi: in avanti si segna poco e dietro, purtroppo, arriva il black-out quando meno te l'aspetti. E se con Reggiana e Sambenedettese il KO era preventivabile e, in un certo senso, giustificabile, stavolta la situazione è diversa. La rimonta del Vicenza, infatti, ai tifosi teramani ha ricordato quella del Gubbio, altra avversaria nella corsa alla salvezza, passata al "Bonolis" sempre ribaltando la situazione. L'attenzione dei biancorossi del centro Italia, insomma, è uno dei punti deboli soprattutto in fase difensiva. I gol subiti non sono tanti, attenzione, però sono spesso fatali.

Anche perché, dicevamo, il reparto offensivo non è certamente brillante sotto porta. Nessuno ha segnato più di tre reti e, dopo l'addio di Foggia, mancano le giuste pedine anche dal punto di vista numerico. Tulli e Barbuti, insieme a Bacio Terracino, si impegnano ma non basta: il Teramo, in questi ultimi 10 giorni di mercato, dovrà mettere a segno un colpo importante in attacco. Altrimenti la salvezza continuerà a essere un obiettivo difficile da raggiungere con serenità.