Top & Flop di Fermana-Padova

22.04.2018 19:00 di Marco Ferri   vedi letture
Marco Guidone, TOP Padova
TMW/TuttoC.com
Marco Guidone, TOP Padova
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Festa rimandata. I Muri Fermani (da quelle parti ne sa qualcosa chi mastica abitualmente ciclismo) fermano le velleità del Padova di ottenere il lasciapassare per la Serie B con due giornate di anticipo. La capolista non va infatti oltre l'1-1 nella gara valida per la 36^ giornata del girone B, consegnando di fatto ai padroni di casa di Flavio Destro il punto che mancava loro per festeggiare, già oggi e con pieno merito, il mantenimento della categoria. Accade tutto nella ripresa: ospiti avanti con la zampata di Capello e replica locale con la zuccata di Gennari a dieci dallo scadere e nonostante l'inferiorità numerica derivante dall'espulsione (per somma di ammonizioni) comminata a Petrucci. Per poter brindare già in questo turno i veneti dovranno attendere l'esito del posticipo Albinoleffe-Reggiana: qualora gli uomini di Eberini non dovessero imporsi, stante anche la batosta incassata dalla Samb sul campo del Pordenone, la promozione sarebbe certa già domani sera.
Gara bloccata in una prima frazione condizionata anche dal grande caldo. Il sistema tattico adottato dal trainer ascolano, il 3-4-1-2 con Da Silva a ridosso delle punte, brilla per organizzazione e copertura del campo e soffoca le fonti di gioco patavine. Così prima dell'intervallo si registrano soltanto un tentativo dal limite dell'area di Belingheri (18') bloccato a terra da Ginestra e una conclusione di contro balzo di Sansovini (36') che spaventa Bindi pur senza inquadrare lo specchio della porta. 
Nella ripresa Bisoli si gioca subito due cambi, togliendo gli ammoniti Pinzi e Mazzocco per inserire Fabris e Sarno col contemporaneo arretramento di Belingheri nella batteria dei centrocampisti. La mossa si traduce nell'incremento immediato della produzione offensiva, con i pali centrati da Ravanelli (47') sugli sviluppi di un corner e Salviato (56') con un destro improvviso da posizione defilata, che suonano come il preludio al gol. Destro, da par suo, prova a correre ai ripari infoltendo la mediana con l'ingresso di Urbinati in luogo di Sansovini, ma al 18' vede i suoi soccombere. Parte del merito è di Guidone, che si produce in un assolo entusiasmante sul settore sinistro prima di premiare il rimorchio di Sarno, il cui diagonale mancino si trasforma in un assist per Capello che, con la coscia da posizione ravvicinata, corregge la traiettoria ingannando Ginestra tra le proteste dei locali per una presunta posizione irregolare. Tra i più nervosi c'è Petrucci che, dopo aver incassato il primo giallo per proteste, al 68' termina sotto la doccia per somma di ammonizioni a causa di una simulazione per un contatto con Trevisan nel cuore dell'area di rigore. La Fermana ha però più cuore che energie e lo mette in mostra col colpo di reni firmato Gennari. Il numero 21 è il più lesto di tutti nel raccogliere, all'80', la punizione radiocomandata da Capece sul secondo palo, battendo Bindi per un pari sul quale in pochi avrebbero ormai scommesso. Vani, nel finali, gli assalti di una capolista che chiude la gara con quattro attaccanti.
Nel prossimo turno la banda Bisoli farà tappa proprio al Mapei Stadium di Reggio Emilia per sfidare la Reggiana, mentre la Fermana sarà ospite del Renate. 

Di seguito i Top&Flop del match secondo TuttoC.com

TOP

Petrucci e Gennari (Fermana): può sembrare un paradosso premiare un giocatore che lascia i compagni in 10 nel momento più delicato della sfera, ma anche oggi la prestazione del 7 dei canarini rientra nel filone "I misteri del calcio". Sarebbero infatti meritevoli di approfondimento le dinamiche che lo hanno portato ad esordire tra i professionisti alla soglia dei 26 anni e al netto di un curriculum in cui fisico, tecnica e spunti non hanno niente da invidiare a colleghi di categoria superiore. "Più promosso" degli altri anche il centrale, che ha il gran merito di indovinare la capocciata che regala un pomeriggio da sogno. DECISIVI

Guidone e i cambi di Bisoli: il primo sognava di sfondare la doppia cifra realizzativa regalando ai suoi la promozione già in questo caldo pomeriggio. Non è riuscito a centrare nessuno dei due obiettivi, ma si è rivelato di gran lunga il più ispirato tra i suoi propiziando, con un numero d'alta scuola, il gol dell'illusione di Capello. Nota di merito anche per il tecnico di Porretta Terme, bravo a leggere la partita e nel modificare assetto e interpreti durante l'intervallo. I contemporanei ingressi di Fabris e Sarno hanno vivacizzato la manovra, e non a caso sono stati proprio loro due a creare gli scompensi maggiori alla retroguardia gialloblu. INCISIVI

FLOP

Nessuno nella Fermana: cosa si può dire a una squadra che in casa ha perso appena tre volte, che ha saputo fermare due volte su due la capolista e che interpreta la partita nell'unica maniera possibile? Anche oggi gli uomini di Destro sono da lodare per applicazione, organizzazione e generosità. Nessuno escluso. Mai salvezza fu più meritata. STOICI

Mazzocco e Pinzi (Padova): non a caso sono loro due i primi uscire. L'ammonizione che pende sulle rispettive teste è il risultato di un primo tempo in cui il centrocampo patavino ha faticato, probabilmente infastidito dalla posizione assunta in campo da Da Silva. La loro permanenza nello spogliatoio "stappa" la partita. SVUOTATI