Top & Flop di Ravenna-Mestre

18.03.2018 19:15 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Marzeglia (tra i TOP Ravenna)
TMW/TuttoC.com
Marzeglia (tra i TOP Ravenna)
© foto di Alessandro Brunelli

Si è chiusa poco fa la sfida del "Benelli" tra Ravenna e Mestre, valida per la 30^ giornata del Girone B: 2-1 il finale del match.
Un primo tempo non particolarmente emozionante, soprattutto nel primo quarto d'ora dove le due formazioni si studiano, salvo poi trovare lo slancio decisivo, che viene colto dai locali: al 17' squillo di De Sena, che strozza però troppo il tiro, e a quel punto, seppur per pochi minuti i veneti provano a crederci. Al 22' Gritti reclama un fallo di mano e chiede il rigore, ma due minuti dopo la più ghiotta occasione: dagli sviluppi del corner, interessante spizzata di Sottovia, ma nessuno raccoglie il pallone che l'attaccante, vedendosi chiuso da Venturi, mette in mezzo all'area. Il primo gol è ravennate, e arriva al 29': Selleri batte velocemente una punizione e tocca per Rossi, chirurgico nel mettere in mezzo la palla che De Sena spinge di prepotenza a rete. Al 31' la truppa di Antonioli sfiora il raddoppio, prima con Papa, che non riesce a battere a rete la sfera, e nella successiva frazione di secondo con Palermo, che vede salvarsi sulla linea la sfera; sfortunato il centrocampista al 41', quando uno scatto di De Sena è visto in tempo dallo stesso Palermo, che prova a portarsi a tu per tu con il portiere, che legge però al meglio l'azione e la spezza in anticipo.
Forte il Ravenna anche nella ripresa. Al 5' De Sena va alla battuta di una punizione, mandando però la sfera di poco fuori, ma il gol è maturo e arriva, su una ripartenza, due minuti dopo: lancio di prima di Lelj a cercare l'inserimento di Selleri, che stoppa la sfera, se la porta avanti e la passa a De Sena, bravissimo a insaccare al volo con il piatto destro. Al 12' Fabbri, bravo a inserirsi in area complice uno sbaglio di Magrini, prova ad accorciare le distanze col sinistro, ma la palla è troppo debole. La gara prosegue poi senza sussulto alcuno, il Mestre non ci crede più e il Ravenna non ha ovviamente alcun interesse nell'accelerare i ritmi: cala l'intensità fisica e mentale dei romagnoli, che al 40' subiscono. Su uno spiovente dalla destra, si fa trovare pronto Sottovia, che con l'esterno destro, da quasi dentro l'area piccola, accorcia le distanze siglando il 2-1 che non serve però a molto.
Ecco i migliori e i peggiori del match:

TOP

Il reparto avanzato del Ravenna: sia chi parte titolare, Marzeglia e De Sena, sia chi poi subentra, Maistrello e Broso, ha davvero un grande merito nel computo della partita: i sostituti non fanno rimpiangere i titolari, entrando a gara in corso con un piglio comunque molto determinato. De Sena firma poi una doppietta pesantissima, da vero rapace dell'area di rigore, ma probabilmente la prova più encomiabile è quella di Marzeglia: tanto lavoro sporco, palloni recuperati, squadra che sale grazie a lui, ripartenze decisive e ottima impostazione. GAGLIARDI

Casarotto-Sottovia (Mestre): il centrocampista, chiamato quest'oggi titolare, si va vedere a tutto campo, sia a destra che a sinistra e pure nel ruolo di terzino, con tanta inventiva nell'impostare l'azione: si mette la squadra sulle spalle, soprattutto nel momento di massima stanca. Ma è immenso anche il lavoro di Sottovia, non solo dal punto di vista tecnico ma anche sul piano psicologico: non molla di un centimetro, mai, e prova a giocare tanti palloni pur vedendo troppo spesso che nessuno lo segue e che il Ravenna cerca di ingabbiare principalmente lui. Il gol è meritato. TOSTI 

FLOP

La seconda metà della ripresa (Ravenna): una volta trovata la seconda rete, la squadra romagnola si adagia e cala di intensità mentale e fisica, rischiando comunque poco fino a quando il Mestre non si sveglia e inizia a pressare: il Ravenna rimane un pò in bambola, e per poco non compromette una vittoria che sembrava anche piuttosto netta. Per fortuna loro, il cuore ha potuto più di ogni altra cosa. MA SERVE PIU' ATTENZIONE

L'atteggiamento del Mestre: servono necessariamente i cambi per rivitalizzare una squadra dove i soli Casarotto e Sottovia spiccano. Qualche buona parata la fa anche Favaro, ma con un pizzico di convinzione in più, sicuramente la truppa di Zironelli avrebbe potuto far altro. SCARICHI