Ulivieri: "A Vicenza si faccia attenzione, niente avventurieri"

20.03.2018 15:40 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Renzo Ulivieri
TMW/TuttoC.com
Renzo Ulivieri
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Renzo Ulivieri, oggi presidente degli allenatori italiani, è intervenuto dalle colonne del Giornale di Vicenza sul momento molto delicato attraversato dal Vicenza e dal calcio italiano in generale. Ulivieri è stato colpito fortemente dalle situazioni vissute dal Modena e dallo stesso Lane in questa stagione: "Stavolta però non ho potuto fare nulla per salvare queste due società. Vederle fallire, considerando la loro storia e l’affetto che porto, è stata una ferita al cuore – dice -. Magari 60 club sono troppi per la serie C, ma qualunque sia la formula è impensabile che siano escluse dal calcio professionistico realtà con una tradizione e un seguito simili".



L’esempio virtuoso viene spesso dalle realtà più piccole: "Io so bene come funziona al Pontedera, visto che ne alleno la formazione femminile – spiega -. Non si fa mai il passo più lungo della gamba, i conti sono sempre in ordine e si finisce ogni campionato in pareggio, al massimo lievissima perdita. Servono competenza e programmazione, ma anche entusiasmo e passione veri: non sarà più il tempo dei Farina e dei Dalle Carbonare, ma nel calcio se non c’è anche un sincero coinvolgimento personale di chi guida una società, si fa poca strada".

Ulivieri mette anche tutti sull'attenti da possibili avventurieri in vista dell’asta giudiziaria: "Bisognerà fare molta attenzione agli avventurieri, vigilare per bene, perché saranno più d’uno quelli attirati dal blasone e dal tifo del Vicenza. Pure la politica deve fare la sua parte, al massimo livello consentito: una squadra di calcio è patrimonio della collettività, chi la rappresenta come amministratore non può esimersi dal controllare che siano degni i proprietari, i dirigenti e persino gli allenatori che operano in una società che coinvolge in maniera così importante il tessuto sociale e la formazione dei giovani".