Andrea Zanchi ❤ Consuelo Barilari

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
17.04.2015 23:00 di  Claudia Marrone   vedi letture
Andrea Zanchi ❤ Consuelo Barilari
© foto di TLP

Andrea Zanchi, esterno sinistro classe 1991, attualmente in forza al Tuttocuoio, ma di proprietà del Perugia. Una magica stagione quella che il calciatore sta vivendo con la maglia neroverde, grazie alla quale è riuscito ad affermarsi ancora di più nel calcio professionistico, con prestazioni sempre di grande livello. Ma la stagione calcistica che tra poco terminerà, aprirà ad Andrea le porta di un nuovo percorso, che per certi versi ha già iniziato a intraprendere: una vita in famiglia. A raccontare il tutto è la sua compagna, Consuelo Barilari, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, la storia di due ragazzi giovanissimi ma con le idee già ben chiare.

Consuelo, come vi siete conosciuti tu e Andrea?

“Ci siamo conosciuti grazie a degli amici, o meglio ad un compagno di squadra e al tempo di casa di Andrea. Ma a lui inizialmente piaceva una mia amica, anche se a forza di accompagnarla sempre a casa loro abbiamo iniziato a conoscerci anche noi due, nonostante il mio compagno volesse davvero uscire con la mia amica e io di lui non volessi assolutamente saperne proprio nulla. Poi un giorno, però, è scoccato il colpo di fulmine ed è nato un amore vero, quello con la A maiuscola”.

Da fonti certissime, ovvero Andrea stesso, ho saputo che è imminente anche il matrimonio. Ma mi manca di sapere la proposta: è stato lui a farla?

“Eh sì, manca veramente poco, il 20 giugno si avvicina, e non vedo l'ora. Ogni donna sogna di indossare l'abito bianco e anche per me arriverà questo giorno. A non essere mai arrivata è la proposta, abbiamo deciso insieme di compiere questo grande passo, e lo facciamo soprattutto per Emma la nostra bambina. Credo che dopo un figlio, il matrimonio sia il coronamento di amore in tutto e per tutto”.

E sarà Emma la damigella d’onore?

“Sì, avremo una damigella d'onore molto speciale: la nostra principessa. Che è la nostra ragione di vita. Nonostante la nostra giovane età siamo fieri e felicissimi di averla, da quando c'è lei nelle nostre vite tutto è speciale e meraviglioso ed ecco perché abbiamo fatto una bimba così giovani”.

Che tipo di padre è Andrea?

“E’ un papà un po' sciagurato, insegna ad Emma tutto quello che una bimba non dovrebbe fare, gli dico sempre che sta creando un mostro (ride, ndr). Ma allo stesso tempo è un padre abbastanza rigido quando si presenta la necessità di esserlo, anche se con una figlia femmina non è per niente facile”.

Arriviamo invece all’Andrea uomo: svelaci pregi e difetti.

“Pregi e difetti...il difetto più grande è il suo essere un gran disordinato, mentre poi, per quanto riguarda il carattere, certe volte lo trovo arrogante e prepotente, ma piano piano lo sto modificando (ridiamo, ndr). E adesso veniamo ai pregi, qualcuno ne ha. Nonostante sia giovane, è molto responsabile, tiene tanto alla sua famiglia e fa di tutto per renderci felici”. 

Adesso vivete in Toscana con lui, ma come la maggior parte dei calciatori anche il tuo compagno gira spesso per lavoro. Per te è un problema seguirlo con il rischio di cambiare ambiente e abitudini ogni anno?

“No, non è assolutamente un problema, sono donna con gli scatoloni sempre pronti piuttosto che le valigie, l'importante è che lui giochi, poi potrei seguirlo ovunque. Anche se quest'anno sarà dura lasciare la Toscana nell’estate, siamo rimasti dieci mesi a Ponte a Egola e mi sono affezionata troppo alle persone, lasciarle mi dispiace”.

Quindi il calcio non ha mai influenzato la vostra vita di coppia?

“Per noi il calcio non è mai stato un problema e mai lo sarà, dal momento che quando ho deciso di costruire una famiglia insieme a lui sapevo a cosa andavo incontro: a me le sfide piacciono, e a noi non ci dividerà nessuno”.

E invece questo sport ti piace?

“Prima di viverlo quasi in prima persona mi piaceva tantissimo, ora un po' meno (ride, ndr). Il calcio è bello da fuori, anche se alle volte fa vivere delle emozioni uniche anche a noi”.

Quale è stato il momento calcisticamente più bello per lui?

“Sicuramente i due anni a Perugia dove vincevano sempre tutto, erano gli anni dal 2010 al 2012. Però Andrea ha ancora tanti sogni nel cassetto e spero che piano piano si avverino”.

Una sola lacuna nella carriera di Andrea: pochi gol. Quindi: quante dediche per te?

“Diciamo che non è il suo ruolo il compito di segnare, quindi l'importante è che aiuti i compagni a fare i gol. E tra l’altro, i pochi che fa neanche glieli assegnano… (il riferimento è al primo centro del Tuttocuoio in Tuttocuoio-Savona dell’11 aprile, assegnato, con autorete, a Cabeccia, ndr). Per quanto riguarda le dediche, invece, ne sto ancora aspettando una...ma non dispero, prima o poi arriverà”.

A livello “numerico” magari è stato più prolifico con i regali.  Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?

“Emma, senza dubbio. E poi il matrimonio”.

C'è qualcosa in particolare che vuoi dire a lui attraverso questa intervista?

“Voglio per prima cosa ringraziarlo perché grazie a lui ho capito cosa sia l'amore vero, e poi voglio dirgli di continuare a essere quello che è sia fuori che dentro il campo: il più forte di tutti! Insieme ci toglieremo tante soddisfazioni. E per ultima cosa vogliamo dirgli che, sia io che Emma, lo amiamo da morire”.

© foto di TLP
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