Daniele Melandri ❤ Carmen Calviello

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
06.03.2015 23:00 di  Claudia Marrone   vedi letture
Daniele Melandri ❤ Carmen Calviello
© foto di TLP

Daniele Melandri, attaccante classe 1988 attualmente in forza al Forlì, dove ormai da quattro stagioni si sta rivelando sempre più decisivo. E decisivo lo era anche in Serie D nel Russi, dove ha iniziato la sua carriera calcistica e dove ha conosciuto…l’amore della sua vita. Perché il calcio non è solo una palla che rotola. Ed è proprio la compagna, la bella Carmen Calviello, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, quella nata nel segno della Toscana, tra un gol e un giro al centro commerciale.

Carmen, potrai forse rimproverare tante cose a Daniele ma non le dediche, ne sono testimone. Un cuore disegnato con le mani durante Pisa-Forlì, sul gol partita: ero presente ed è così che ti ho incastrata per l’intervista.

“Al ‘Micio’ (soprannome di Melandri, ndr) non posso di certo rimproverare le dediche. A Pisa è stata una grande emozione, il goal, il cuore rivolto a me e la vittoria, proprio in quello stadio dove ero già stata nel 2009 a vedere, pensate un po', Pisa-Russi del campionato di Serie D. Nel Russi giocavano sia Daniele che mio fratello, ed è proprio grazie a lui che ci siamo conosciuti”.

Veniamo invece alle cose che puoi rimproverargli: difetti? Poi magari svelaci anche qualche pregio…

“Difetti? Si preoccupa troppo per me ed è calcisticamente molto severo e autocritico. Soprattutto quando non la mette in porta. Però sa darmi mille attenzioni, è davvero un ragazzo serio e bravo: non mi sono mai piaciuti i calciatori, me li sono sempre immaginati festaioli e donnaioli…lui mi ha fatta ricredere”.

Ma partiamo dal principio: dicevi che è grazie al calcio che vi siete conosciuti…

“Inizialmente però non ci consideravamo, eravamo entrambi impegnati. Poi due anni e mezzo fa ci siamo ritrovati, entrambi single, e Daniele iniziò a frequentare sempre più spesso il mio locale, dove lavora anche mio fratello. Mi ha corteggiata per un anno e mezzo, io non ne volevo proprio sapere, poi invece abbiamo iniziato a sentirci e lui, per sorprendermi, sapendo quanto ero pazza per lo shopping, un giorno mi ha portata in Toscana: tra shopping, chiacchiere e cena…siamo tornati a casa e non ci siamo più separati. Meglio tardi che mai. Siamo andati anche a convivere subito: siamo insieme da soli 9 mesi ma stiamo cosi bene che sembra una vita”.

La Toscana porta bene a Daniele.

“Sembra proprio che sia così. E’ lì che mi ha conquistata ed è sempre in quella magica terra che lui fa sempre gol. A Pisa con la dedica davanti a tutta quella gente mi sono proprio commossa, ma c’è stata anche un’altra circostanza toscana dove Daniele mi ha ricordata: segnò contro il Grosseto, e il giorno dopo mi sono trovata l’articolo su tutti i quotidiani romagnoli, che dicevano che la rete era per me. E marcò anche a Prato, mandandomi baci in tribuna”.

E arriviamo invece al futuro: progetti prossimi?

“Pensiamo intanto di sposarci in un futuro, mentre c’è più tempo per i bambini: ne vogliamo ma aspettiamo. Al momento ci godiamo Carlitos, il cucciolo di Labrador che gli ho regalato per il suo compleanno”. 

Daniele, almeno per il momento, è sempre rimasto “in zona”: ma qualora dovesse spostarsi, come spesso accade ai calciatori, sarebbe per te un problema seguirlo in tutti gli spostamenti?

“Assolutamente no. Non sono affatto preoccupata per eventuali trasferimenti dovuti a eventuali cambi di squadra, e so per certo che, ovunque dovesse andare, io lo seguirò, mi trasferirò con lui”.

Ma a te piace il calcio?

“Sono cresciuta con mio fratello e mio papà che non hanno fatto altro nella vita, e anch’io da piccola in Puglia, ai tempi della scuola, ci giocavo un po'”.

Diciamo quindi che ormai il calcio vi fa compagnia. E non si può nemmeno dire che abbia influenzato la vita di coppia…

“No. Al massimo lo ha fatto in positivo, ci siamo conosciuti proprio sui campi da gioco”.

Quale è stato il momento calcisticamente più bello per il tuo compagno?

“Ce ne sono tanti, a partite dalla vittoria del campionato di Serie D nel 2011-12 conquistata nella giornata in cui fece una tripletta, fino ad arrivare alla salvezza all’ultimo minuto dell’anno scorso in casa a Forlì. Spero comunque che altri momenti belli arrivino presto, e che Daniele possa avere la possibilità di giocare in categorie più alte, se lo merita; è in gamba e ha sacrificato tutta la sua vita per il calcio, anche se è stato sfortunato perché dovette restare fermo degli anni per infortuni importanti”.

Torniamo al ‘Micio Melandri’ uomo. Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?

“Daniele mi riempie sempre di regali, ma il viaggio in Toscana che ci ha uniti è stato il più bello di sempre”.

Una curiosità: da cosa nasce il soprannome di Daniele?

“Una storia buffa. Durante una gara delle giovanili, sul punteggio di 0-0 subentrò Daniele, a circa 15’ dalla fine: un avversario, fisicamente ben diverso da lui, si girò verso la panchina sbottando che non poteva giocare con gente così piccola. Daniele però riuscì a segnare il gol vittoria, secondo il suo allenatore con un movimento felino in area: da quel giorno iniziò a chiamarlo ‘Micio’”.

C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?

“Voglio dirgli che non vedo sempre l’ora di vederlo in campo, ogni volta è una grande emozione. E di lui mi innamoro ogni volta che lo guardo, sono la ragazza più fortunata del mondo”.

© foto di TLP
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