Dario Sottovia ❤ Carlotta Rosin

La rubrica di TC, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
25.11.2017 00:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Dario Sottovia ❤ Carlotta Rosin
© foto di TuttoC.com

Dario Sottovia, attaccante classe 1989 attualmente in forza al Mestre, dove sta militando per la seconda stagione consecutiva, in quella che è però la sua prima annata tra i pro. Un traguardo raggiunto con impegno e dedizione a 28 anni, a dimostrazione che con il sudore vero i risultati prima o poi arrivano, in un anno che non gli ha però regalato solo gioie lavorative, ma anche private. Prima ancora dell’approdo tra i pro, infatti, ha conosciuto la fidanzata Carlotta Rosin, una ragazza della porta accanto, che dimostra però un cuore davvero grande: basta sentirla parlare per capire quanto di genuino ci sia in lei. Ed è proprio Carlotta che ai lettori di TuttoC.com racconta la loro storia d’amore.

Carlotta, un salto alle origini: come-dove-quando vi siete conosciuti tu e Dario!

“Io e Dario ci siamo conosciuti a gennaio tramite amici in comune, a Mestre, la mia città, e devo dire che è stata una bella sorpresa, un qualcosa di inaspettato, di programmato non c’era niente. Io ero sola da un annetto, ed ero tranquilla, ma conoscerlo è stato davvero un bel regalo”.

Sei però stata fortunata, con la nuova stagione è rimasto a Mestre. Avete già parlato del da farsi in caso di possibili spostamenti?

“Noi parliamo molto di tutto, e questo per me è positivo, io sono sempre la sua spalla e lui la mia. Se si dovesse un giorno spostare valuteremo il da farsi, ci saranno diverse cose di cui parlare, ma è normale che se l’intenzione è costruire qualcosa di serio si vada dietro al cuore. Io poi tengo molto al suo meglio, credo che se lo meriti davvero, per me è un porto sicuro”.

Velatamente iniziano a emergere pregi di Dario… però ci devi dire anche i difetti!

“E’ un ragazzo umile, tranquillo, uno che diverte. Difetti? Aiuto, mi metti in difficoltà! (ridiamo, ndr) Diciamo che come tutti anche lui ha le sue particolarità, il passato alle volte ti porta a crescere in un certo modo,  anche alle situazioni nuove ci si approccia in modo diverso: però difetti che fanno male al rapporto non ne ha. Alle volte il suo essere forte, come lo sono io, porta allo scontro, ma nella normalità: penso che il confronto faccia crescere”.

Il suo lavoro ha mai influito sul vostro rapporto?

“No, perché comunque penso che lavoro e vita privata vadano tenuti separati. Poi io lo seguo molto volentieri, ma in modo molto naturale, alla fine mi sembra di conoscerlo da sempre. Poi lui è un genuino, molto diretto, le cose le dice fuori dai denti, non si nasconde: e come dicevo prima, il parlare molto aiuta”.

Mi sembra comunque di capire che il calcio ti piaccia…

“Ormai è diventata anche la mia passione, lo seguo anche in trasferta, mi piace anche stare a contatto con i tifosi e farmi la chiacchierata con loro. Poi ogni suo gol è per me una vittoria, mi rende proprio orgogliosa, pensa che una volta mi sono pure commossa!”. 

Ma almeno te lo ha dedicato il gol?

“Non è il tipo da dedica, ma a me va benissimo così, mi va bene che non stia a mescolare lavoro e privato. Comunque condividiamo lo stesso tutto, e io sono davvero contenta”.

Andiamo quindi ai regali! Qual’è il più bello che ti ha fatto?

“E’ molto generoso, mi sembra di aver trovato il principe azzurro. E sicuramente il regalo più bello è già arrivato, un anticipo del Natale: si chiama Ettore, un cucciolo di bulldog! E’ praticamente diventato il nostro bambino! E tiene compagnia a Rocco, il chihuahua che già avevo”.

Prove da genitori quindi???

“(Ridiamo, ndr) C’è tempo, dobbiamo ancora crescere insieme, poi vedremo. Intanto stiamo praticamente convivendo, poi chissà”.

Praticamente convivendo…

“Io vivo da sola da molti anni, a Mestre, e lui che è di Campodarsego fa su e giù per venire a lavoro. Quindi spesso si ferma da me…praticamente 5 giorni su sette!”.

Tornando al calcio, qual’è stato il momento più bello della carriera di Dario?

“Sicuramente la scorsa stagione, quando ha vinto il campionato, è stata una vittoria anche per lui, che lo ha proiettato per la prima volta nel professionismo. E anche la riconferma è stata una vittoria, non capita sempre nella vita un’occasione così: ma ci mette anima e corpo, non si risparmia mai, e davvero sono molto contenta per lui”.

Seguendolo poi così da vicino immagino che le emozioni siano ancora maggiori…

“Si, condividere con lui le cose le rende più belle. Pensa che spesso che guardiamo anche le partite a casa insieme, ma io di calcio parlo poco, che tanto poi Dario dice che non ne capisco! (ridiamo, ndr) Però sono sempre stata molto sportiva, e capisco anche bene cosa voglia dire fare sacrifici”.

E siccome io sono sempre dalla parte delle donne…non ti chiedo neppure la regola del fuorigioco, almeno Dario non può obiettare nulla!

“Giusto, solidarietà femminile! (ridiamo a crepapelle, ndr)”.

Ultima domanda. C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?

“Io e Dario siamo abituati a dimostrare con i fatti, tutto quello che dobbiamo dirci lo facciamo ogni giorno. Però che sono felice e orgogliosa di lui voglio dirglielo, è stato una svolta nella mia vita: tutto è sempre fatto con il cuore, e quello che ha lo merita davvero”.

 

Dario e Carlotta
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I
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Dario e la fidanzata Carlotta
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Il selfie di rito!
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Ettore e Rocco
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