Federico Cerone ❤ Alessia Trezza

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
20.03.2015 23:00 di Claudia Marrone   vedi letture
Federico Cerone ❤ Alessia Trezza
© foto di TLP

Federico Cerone, centrocampista classe 1985 attualmente in forza alla Torres, ma con alcuni mesi di questa annata calcistica a Savona. Adesso però gli obiettivi sono quelli da raggiungere con la squadra sarda, con la quale ha già segnato una rete, ma al termine della stagione un altro importante traguardo da raggiungere aspetta il calciatore romano. Quale traguardo? A svelarlo è la sua compagna, Alessia Trezza, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, nata sei anni fa, dopo un primo incontro tra i banchi di scuola.

Alessia, come vi siete conosciuti tu e Federico?

“In realtà io e Federico ci conoscevamo praticamente da quando eravamo bambini, eravamo alle medie insieme seppur in classi diverse, e io lo avevo già notato al tempo. Poi ci siamo persi di vista, lui aveva iniziato a girare l’Italia, ma anni dopo un amico in comune, il suo migliore amico, volle ripresentarmelo dicendo che mi avrebbe dovuto trovare il marito e Federico era il candidato ideale, ma all’inizio ero molto titubante: la curiosità però c’era, e una sera andai al Gilda, un locale di Roma, per conoscere questo Federico. Da lì, sei anni fa, è nato l’amore”.

Mi hai lanciato un assist perfetto, a proposito di “marito”: è già arrivata anche la proposta di matrimonio?

“Sì, ci sposiamo il 4 luglio. Stiamo organizzando un rito civile in una villa all’aperto, a Roma”.

Immagino però che organizzare il matrimonio da Sassari a Roma non sia semplice…

“No, infatti io quest’anno, per la prima volta da quando siamo insieme, non sono con lui”.

Deduco quindi che per te non è mai stato un problema seguirlo in tutti i suoi spostamenti, giusto?

“Assolutamente no, anzi, è proprio brutto stare lontani, è una vera sofferenza, però era necessario che uno dei due si occupasse dei preparativi. E ora quindi sono a Roma insieme a Gildo, il nostro cagnolone che si chiama come la discoteca dove ci siamo conosciuti, e che Federico ama come un figlio”.

Un figlio pelosetto c’è: in progetto ce n’è anche uno…umano?

“Gildo è effettivamente come un figlio, quando siamo in videochiamata Federico vuol sempre salutarlo, e sarà anche al matrimonio. Poi vedremo anche per il pargoletto umano, vogliamo fare le cose con i giusti tempi come abbiamo sempre fatto”. 

Domanda a bruciapelo: pregi e difetti di Federico?

“Di pregi ne ha tanti, mi accontenta in tutto, o quasi, anche se magari prima brontola un po’, e poi è molto paziente, soprattutto con me. E ha un carattere davvero buono, va d’accordo con tutti e fa facilmente amicizia, riesce sempre a portare il buon umore. Però è disordinato in modo assoluto, ha bisogno della colf 24 ore al giorno. Non c’è proprio modo di cambiarlo, però ho comunque scelto di prendere il pacchetto completo, che comprende anche questo (ride, ndr)".

Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?

“Il regalo materiale è sicuramente l’anello, ma il regalo più bello che possa farmi Federico è passare del tempo con me, soprattutto ora che siamo lontani. Quando può, nei weekend, torna a casa, e passare del tempo con lui è una gioia immensa: sono poche ore, concentrate, ma un regalo davvero grande”.

Tra i regali possiamo annoverare anche qualche dedica dopo i gol?

“Sì sì, ci sono anche quelle. Principalmente adesso dedica i gol al papà che non c’è più, e a me fa molto piacere, ma alle volte ci scappa anche un cuore o un bacio verso la tribuna se io sono allo stadio. Sono momenti stupendi, mi sento molto importante per lui anche con questi semplici gesti”.

Ma a te il calcio piace?

“Prima di mettermi con Federico lo odiavo… e a dir la verità anche ora non sono una grande appassionata. MI piace un sacco vedere lui giocare, ma guardo solo lui, alle volte neppure la palla (ride, ndr). E pensa, sono sei anni che lui cerca di spiegarmi tutto, costringendomi a vedere anche qualsiasi tipo di partita…Federico non ne perde una”.

Ok, la regola del fuorigioco non te la chiedo…

“Non saprei dirtela (ridiamo, ndr)".

Quale è stato il momento calcisticamente più bello per Federico?

“Sicuramente la stagione a Barletta (2011-2012, ndr) è stata molto bella, ricordo che prima di Natale segnò due gol e passammo davvero delle feste stupende, lui stava bene e io ero felice nel vederlo soddisfatto: quando uno è ripagato nelle cose che fa è giusto che sia così. Poi anche le due annate a Guidonia in Serie D, dal 2008 al 2010, furono molto entusiasmanti, un anno d’oro: io e i miei suoceri andavamo sempre allo stadio, erano bei momenti anche quelli”.

Il calcio ha in qualche modo influenzato la vostra vita di coppia?

“No, anzi, mi ha insegnato tante cose. Intanto mi piace girare quando lo seguo, riesco a conoscere gente nuova e nuove città, amo esplorare realtà diverse. Poi ho imparato cosa vuol dire sacrificarsi per raggiungere un obiettivo, essere dediti al lavoro: lui lo è, e vivendo insieme la quotidianità sono cresciuta molto, e il trauma iniziale è stato ripagato dalle tante soddisfazioni avute”.

C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?

“Lo ringrazio per tutti i gol che mi ha dedicato e per quelli che verranno, perché sono sicura che ci saranno presto, e soprattutto lo ringrazio per essere sempre solare e vicino a me, riempie le mie giornate. E voglio dirgli grazie anche per quello che sarà il nostro giorno, il giorno del matrimonio”.

L'immagine di un bacio tra Federico Cerone e la futura moglie Alessia
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Alessia, Federico e il loro cagnolone Gildo
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Un'immagine artistica di Federico Cerone e della futura moglie Alessia con l'inseparabile Gildo
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Federico Cerone e la futura moglie Alessia in un'immagine natalizia
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L'immagine di un bacio romano tra Federico Cerone e la futura moglie Alessia
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