Ivan Pedrelli ❤ Jessica Merlo

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
24.06.2016 23:00 di  Claudia MARRONE   vedi letture
Ivan Pedrelli ❤ Jessica Merlo

Ivan Pedrelli, terzino classe 1986 fresco acquisto del Cittadella, neo promossa in Serie B, ma un campionato, quello da poco concluso passato nel Rimini. Un salto di categoria meritato per il giocatore, che torna in Cadetteria dopo le esperienze a Bologna e a Verona all’inizio della sua carriera, soprattutto dopo un anno sicuramente non semplice che si è però concluso con la salvezza della squadra romagnola: lunghissimi mesi, dove però non è mai stato solo. Perché a fargli compagnia ci sono sempre stati l’amore, la vivacità e l’irriverenza della sua splendida moglie Jessica Merlo, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore.

Jessica, svelaci subito un segreto: quanto è difficile la vita di una desperate housewag???

“…di una desperate housewag di medio basso livello oserei dire abbastanza! Se saliamo di grado le cose migliorano di molto!”.

La bellezza e l’irriverenza del tuo blog desperatehousewags.blogspot.it (QUI il link e QUI la pagina Facebook): ma come nasce l’idea?

“Dopo più di 10 anni, seguendo il mio FP (football player, ndr) su e giù per l'Italia, ho capito che era venuto il momento di spiegare, a modo mio, due o tre cosette sulla quotidianità di una wag (il termine inglese con il quale si indicano le mogli-compagne-fidanzate dei calciatori, ndr) di medio-basso livello! In modo autoironico e a tratti irriverente, mi rivolgo sia a chi, fuori dal nostro mondo, crede che viviamo in una gabbia dorata e ripete “Che bella vita che fate”, che, in parte, anche alle aspiranti o già wags che credono che accaparrarsi un FP di Lega Pro equivalga ad aver sposato Cristiano Ronaldo. Amo prendere in giro me stessa e il mio FP, ma giuro che racconto solo fatti realmente accaduti!”.

Ma veniamo a monte…raccontaci anche come nasce la storia d’amore tra te e il tuo FP, alias Ivan!

“Io e Ivan siamo della stessa città, Bologna, e quando eravamo due giovincelli ci incontravamo nei locali. Lui sostiene che io me la tirassi, io nego, ma comunque, dopo averci messo parecchio per farsi coraggio, mi ha invitato a cena. Da quel momento, inspiegabilmente, non ci siamo più lasciati”.

Mi sfugge però se la storia sia già stata coronata da un matrimonio: in tal caso devi anche raccontarci la proposta! E se nel caso non ci fosse, ma tu la vuoi…ci facciamo ambasciatori e lanciamo il messaggio a Ivan. Che probabilmente inizierà a odiarci…

“Già fatto tutto, a breve festeggiamo 6 anni di matrimonio! La proposta è arrivata inaspettatamente da lui, preso da un gesto di romanticismo: diciamo che dopo 4 anni di fidanzamento ho iniziato ad usare la tattica “Sai i nonni sono anziani, come gli piacerebbe vedermi all'altare, e se poi muoiono???", così, in tempi brevi, spontaneamente e senza pressioni, mi ha chiesto di sposarlo legando al collo del nostro bouledougue francese un pegno d'amore con cui però ha rischiato di soffocarlo!”.

Quello un piccolo dettaglio, l’importante è che sia sopravvissuto…

“Assolutamente si!”. 

Bouledougue francese a parte, una piccola peste in casa però c’è già: il piccolo Niccolò!

“Da quando c'è Nick la noia è solo un lontano ricordo! Ha 3 anni e 4 mesi, ed è iperattivo e molto curioso: inizia a parlare quando si sveglia e smette quando sta dormendo, non sta fermo un secondo, ma almeno mi mantiene in forma senza abbonamento in palestra!”.

Aspetto positivo! Ma torniamo al povero FP che indirettamente sta subendo l’intervista…che tipo di padre è Ivan?

“Lui è molto più paziente di me e ama giocare con Nick: vanno in bicicletta, lo porta all'asilo e se io non ci sono se ne occupa a 360 gradi”.

L’odio ora aumenterà, le coalizioni tra donne son sempre pericolose…ma devi anche svelarci pregi e difetti di lui come uomo!!!

“Partiamo dai pregi: è generoso, buono, paziente e fa ridere un sacco pure me che sono una musona! Ma ha i suoi difetti, che in 10 anni non sono per niente spariti: è disordinato, un pò rincoglionito e svampito come tutti gli uomini, figuriamoci se sono pure FP!!! Non azzecca mai il cassetto delle sue mutande…non pretendo a inizio stagione, ma almeno a pochi giorni dal trasloco!”.

Magari migliorerà adesso con l’imminente Serie B…i miracoli del salire di categoria! E io intanto prometto che questa è l’ultima domanda sul privato: qual è il regalo più bello che ti ha fatto?

“Non sono un'amante dei fiori e nemmeno dei gioielli, così quando è nato Niccoló mi sono fatta regalare la macchina! Mi sono sentita un pò Wanda Nara anche se al posto della Rolls Roys io giro con una 500” (la pancia e i muscoli facciali stanno adesso dolendo per le tante risate, ndr).

Dopo aver indirettamente torturato Ivan, inizio a torturare te, odiami pure. Domanda a bruciapelo: ci spieghi la regola del fuorigioco?

“Non dovrei sbagliare, ma te lo spiego a modo mio: è quando un calciatore si trova oltre i giocatori avversari prima che parta la palla diretta a lui! Spero che renda l'idea, sennò mi lascia!”.

Tutto giusto, non ti lascerà! Ma a te piace questo sport?

“Mi sono sempre piaciuti sia il basket, che per Bologna è un culto, che il calcio: i miei genitori sono sempre stati abbonati ai Distinti del “Dall'ara” fin da quando ero bambina”.

Pensi che in qualche modo abbia influenzato la vostra vita di coppia?

“Penso che il calcio abbia agevolato la nostra vita di coppia, lo seguo nelle trasferte, tempo e pargolo permettendo, e lui in compenso non guarda mai troppe partite in tv, esclusion fatta per Sky Sport 24, che sembra un impulso involontario del suo dito ogni volta che viene a contatto con il telecomando”.

Indubbiamente non avete passato un anno semplicissimo in questa stagione a Rimini, ma per Ivan sarà comunque stata ricca di soddisfazioni, perché, al di la di tutto, la squadra ha sempre dimostrato di esserci, dando una grande lezione di calcio a tutti…

“Non c'era mai capitato di finire in una società che precipita già a dicembre: la fortuna è stata trovare un gruppo favoloso, a cui ci siamo stretti come fossimo una grande famiglia, e così, invece di uscire a cena fuori o per locali, abbiamo fronteggiato crisi morali ed economiche passando splendide serate cucinando buffet alla MasterChef e giocando a Taboo! Per non parlare della professionalità dei ragazzi che grazie, soprattutto nel finale, alla guida di mister Acori e dei tifosi hanno raggiunto un obiettivo davvero inaspettato!”.

Quale pensi sia stato però il momento più bello della sua carriera?

“Conoscendolo abbastanza bene, credo che i sei mesi giocati a Foggia, con cui ha disputato i playoff nella stagione 2007-2008, siano indimenticabili: veniva da un infortunio alla schiena che lo aveva tenuto fuori dal campo quasi un anno, e grazie ai Satanelli è rinato come giocatore e come uomo. Dobbiamo tanto a quel finale di stagione!”.

E in carriera si nota anche qualche gol…quante dediche?

“Sarà che ha imparato a fare goal di recente, ma è negato per le dediche! Nessun cuoricino o ciuccio alla Francesco Totti, Ivan corre solo come un pazzo”.

Torniamo al presente: trasloco in Veneto imminente…

“Cosa vuoi che sia...sul mio blog ne dedico interi articoli all’argomento! Potrei seriamente aprire una ditta specializzata in traslochi last minute, come svuotare un appartamento in sole 4 ore, o come incastrare in una macchina materasso, sacchi sottovuoto di vestiti, tavolini, lampade, giochi di Nick. E per inserire la nuova difficoltà, potevamo farci mancare il coniglio con relativa gabbietta grande quanto un monolocale??? Ovviamente no! In 10 anni e mezzo, escludendo il primo anno in cui giocava a Bologna e quindi eravamo entrambi a casa, abbiamo fatto la bellezza di 9 traslochi…poteva andarci peggio!”.

Andiamo in conclusione. C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?

“Voglio dirgli che sono felice quando lo è lui, e di non avere mai rimpianti che tanto lo appoggerò sempre in tutte le sue scelte. Se sono sopravvissuta alla partenza per Foggia quando i parenti mi salutavano come se partissi per Marte, a un inverno passato a Ischia con relativi viaggi in traghetto con il mare mosso e sacchetti per il vomito, e a i -12 e la neve de L’Aquila, direi che sono pronta a tutto!".

 

© foto di TLP
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