Manolo Mosciaro ❤ Ilaria Naccarato

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano
09.01.2015 23:00 di Claudia Marrone   vedi letture
Manolo Mosciaro ❤ Ilaria Naccarato
© foto di TLP

Manolo Mosciaro, attaccante classe 1985 neo acquisto dell'Aversa Normanna, che proprio ieri lo ha prelevato dal Cosenza, la squadra che negli ultimi quattro anni gli aveva permesso di realizzare il sogno che probabilmente hanno tutti i bambini che iniziano da piccoli a giocare a calcio: quello di vestire la maglia della propria città. E con quella maglia ha ottenuto grandi successi e traguardi. Che se condivisi con la famiglia regalano ancora più gioie, quelle che il calciatore ha potuto da sempre condividere con la storica fidanzata, e adesso moglie, Ilaria Naccarato, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore.

Ilaria, come vi siete conosciuti tu e Manolo?

“Io e Manolo ci conosciamo praticamente da sempre, siamo nati in paesi vicini e i nostri genitori sono amici da tantissimo…io e lui però abbiamo poi deciso di approfondire la conoscenza (ride, ndr). A 16 anni ci siamo fidanzati, poi a 21 sposati e poco dopo diventati genitori: abbiamo due splendide bimbe, Giulia e Gaia, rispettivamente di sette e sei anni. Giriamo tanto tutti insieme”.

Tu quindi lo hai sempre seguito…

“Non sempre, i primi anni di fidanzamento lui giocava a Sanremo, e io non potevo seguirlo, ma appena ci siamo sposati ho deciso di stare con lui, mi piace che la famiglia sia sempre unita”.

Ti ha pesato girare l’Italia in lungo e largo? E’ un aspetto un po’ ambivalente dello stare con un calciatore…

“No, non mi ha mai pesato girare e non mi hanno mai spaventata i viaggi, io sono molto indipendente e anche con le bimbe non ho mai avuto problemi. Da tre anni però eravamo a Cosenza, e speravo riuscisse a fermarsi qui perché, adesso che sono cresciute, le nostre figlie vanno a scuola e hanno gli amici, ma è capitata un'altra nuova e bella avventura da vivere, e le piccole si adatteranno sicuramente al nuovo posto: i viaggi devono prenderli come la normalità, come dicevo prima voglio che stiano anche con il papà”.

Che tipo di padre è tuo marito?

“Le bambine sono molto legate a lui, soprattutto Gaia, e sono anche gelosissime di Manolo (ride, ndr). E lui è molto presente, oltre che giocherellone, stanno tanto insieme… e quando giocano torna bambino pure mio marito”.

Ci dici invece pregi e un difetti di Manolo come uomo?

“Il suo grande difetto è l’impulsività, parte come una molla senza mai contare fino a dieci, e spesso poi si pente delle sue azioni, cercando di tornare indietro. Però è anche molto umile, aiuta gli altri perché sa dare tanto, è generoso”. 

Generoso anche nel farti regali?

“Sì. Però quello più bello che mi ha fatto sono le nostre bambine, così come qualche regalo inaspettato fatto in circostanze particolari o anche i piccoli gesti più apprezzabili di tante cose”.

Tipo la proposta di matrimonio?

“Sì, effettivamente l’ha fatta lui quella, ma era un sogno comune di cui stavamo parlando da tempo prima: appena poi c’è stata la possibilità economica ci siamo sposati”.

E sicuramente qualche gol segnato.

“Anche sui gol è molto generoso E lo era anche in passato, il suo primo centro tra i professionisti lo ha dedicato a me: ma ora quando segna deve dedicare la rete sia a me che alle bimbe, altrimenti si arrabbiano” (ride, ndr).

Ma a te il calcio piace?

“Sì, mio papà, grandissimo tifoso del Cosenza, portava spesso me e mia sorella allo stadio, tanto che lei ogni tanto gioca anche a calcetto, e in passato ho giocato anche io. Non perdo mai una partita”.

Alla fine con questa passione in comune si può dire che il calcio non ha influenzato la vostra vita di coppia…vero?

“Forse un po’ relativamente l’ha influenzata: i problemi che può avere nel corso di una stagione lo rendono magari nervoso, ma questo credo capiti in tutti i settori lavorativi. Essendo parte della vita, non è sempre facile separare il privato dal lavoro, i problemi si portano anche a casa: lo stare insieme ha evitato disguidi che sarebbero potuti nascere”.

Come dicevi prima, una nuova avventura vi aspetta, ma con la maglia del Cosenza tuo marito ha passato quattro stagioni: i momenti calcistici più belli pensi che Manolo li abbia passati proprio lì, nella squadra della sua città?

“Credo che il campionato di due stagioni fa, con il Cosenza, sia stato il più bello della sua carriera, disputò ottime partite e segnò tanti gol: poi in quell’anno vinsero anche i play off, io ero ad Arezzo per la finale. Ed è stato molto gratificante per lui anche indossare la fascia di capitano”.

C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?

“Gli sono riconoscente per la persona che è e vorrei fargli un grande augurio affinchè possa presto trovare del positivo nel lavoro, è un ragazzo che merita tanto”.

Manolo Mosciaro al mare con le sue bimbe, Gaia e Giulia
© foto di TLP
Un'immagine dal matrimonio di Manolo Mosciaro con la moglie Ilaria
© foto di TLP
Manolo Mosciaro e la moglie Ilaria
© foto di TLP
Un'immagine dal matrimonio di Manolo Mosciaro con la moglie Ilaria
© foto di TLP
La moglie di Manolo Mosciaro, Ilaria, con le bimbe, Giulia e Gaia, allo stadio a tifare Cosenza
© foto di TLP