AREZZO PROVA A RIPARTIRE TRASFORMANDOSI IN UN'AZIENDA: GIUSTO! A VICENZA SI FALSA CAMPIONATO E CALCIOMERCATO. AKRAGAS, ADESSO TOCCA AGLI IRANIANI. SPERIAMO NON RACCONTINO FAVOLE

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
05.01.2018 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
AREZZO PROVA A RIPARTIRE TRASFORMANDOSI IN UN'AZIENDA: GIUSTO! A VICENZA SI FALSA CAMPIONATO E CALCIOMERCATO. AKRAGAS, ADESSO TOCCA AGLI IRANIANI. SPERIAMO NON RACCONTINO FAVOLE

Il calciomercato è iniziato da 48 ore è già in giro non si parla di altro. Difese da rinforzare, linee mediane da rinnovare e attacchi da completare hanno sostituito in pochissimo tempo le discussioni sul calcio giocato. Oramai è ufficiale: l’Italia è un Paese innamorato del mercato tanto quanto del gioco in se. La realtà della Serie C, però, parla anche di altro.

Racconta, ad esempio, di un Arezzo che finalmente ha un nuovo proprietario. Chiusa la gestione di Mauro Ferretti la società del “cavallo rampante” ha trovato in Marco Matteoni il nuovo punto di riferimento per il futuro prossimo. “Nel calcio moderno - ha spiegato l’imprenditore di origini romane - l’aspetto tecnico incide per il 15-20%, il resto è imprenditoria vera. Il mio obiettivo primario è rendere l’Arezzo un marchio forte”: parole, queste, che affondano le radici nel buon senso. Un buon senso che dovrà portare a breve ogni società del movimento italiano alla consapevolezza che senza  conti in ordine non si può andare avanti. Il tempo dei voli pindarici è finito. Sempre che sia mai esistito. Adesso servono certezze, basi economicamente valide e programmi a medio-lungo termine. Sicuramente non sono tematiche che accendono la fantasia dei tifosi, ma dopo mesi di preoccupazioni avere qualche possibilità in più per il futuro deve essere vissuto da tutti come una sorta di balsamo da apporre sulle ferite più recenti.

L’altra faccia della medaglia di un campionato che celebra la nuova proprietà dell’Arezzo la si vive a Vicenza. In Veneto, purtroppo, nonostante la cessione da parte di Vi. Fin. del pacchetto di maggioranza alla cordata facente capo al neo presidente Fabio Sanfilippo le acque non si sono calmate. Gli stipendi ai dipendenti della società non sono arrivati e fra cinque giorni esatti (il 10 gennaio, ndr), se la situazione non dovesse subire cambiamenti, per i giocatori arriverà l’opportunità di svincolarsi d’ufficio, sancendo la morte sportiva del club e infiammando il mercato di tutte quelle società che già in questi giorni hanno messo gli occhi addosso ai vari Comi, Malomo, Romizi etc. Una situazione paradossale, non solo per la città di Vicenza, ma anche per il Girone B  che in due mesi rischia concretamente di perdere un’altra squadra dopo il Modena. E dopo cosa accadrà? Come verrà, ad esempio, rivisto il regolamento per quanto riguarda le retrocessioni? E il calendario? Sarà ulteriormente troncato, con addirittura tre squadre che rischiano di riposare ogni weekend. Pura follia! Una situazione che da sola rischia, dunque, di falsare sia il campo che il mercato.

In tutto questo marasma non poteva mancare l’accenno al caso Akragas nel Girone C. Dopo Nuccilli e Nava il tandem Giavarini-Alessi è entrato in contatto con una cordata di imprenditori iraniani. Un’ipotesi suggestiva e misteriosa allo stesso tempo, della quale si saprà qualcosa in più nelle prossime ore dopo il primo contatto ufficiale fra le parti. In attesa di avere maggiori informazioni la speranza è che non si tratti di una semplice novella da “Le mille e una notte”. Perché di fantasia è giusto averne in campo, non negli uffici amministrativi.