CALCIOMERCATO, TRE GIORNI AL GOL FINALE. CHI METTERA' A SEGNO IL COLPO MIGLIORE? BENTORNATA ALESSANDRIA, ADESSO TUTTO PUO' CAMBIARE. AREZZO E AKRAGAS NEL CAOS: è "HIGHWAY TO HELL"

29.01.2018 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
CALCIOMERCATO, TRE GIORNI AL GOL FINALE. CHI METTERA' A SEGNO IL COLPO MIGLIORE? BENTORNATA ALESSANDRIA, ADESSO TUTTO PUO' CAMBIARE. AREZZO E AKRAGAS NEL CAOS: è "HIGHWAY TO HELL"


E’ ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la fine del calciomercato. Ancora tre giorni, anzi due giorni e 23 ore, e poi le tutte le rose di Serie C avranno la loro conformazione definitiva. Molto è stato già fatto, ma probabilmente altrettanto dovrà ancora essere definito. Le ultime ore di ogni sessione sono, per definizione, assolutamente impronosticabili, con operazioni che nascono e vanno a compimento nel giro di poche ore. Difficile dunque ipotizzare quali saranno i colpi più importanti delle prossime ore. Sicuramente Polidori per il Trapani e Jakimovski per il Vicenza sono senza dubbio operazioni di alto profilo, ma è meglio non porre limiti all’immaginazione. Soprattutto nel calciomercato.

Nell’attesa del triplice fischio della sessione invernale il campionato va avanti. E con un’Alessandria in grande spolvero. I Grigi di Marcolini nelle ultime dieci giornate hanno vinto sette gare, di cui sei consecutive e con l’ultima che ha visto avere la meglio del Livorno primo in classifica. Una rimonta che, viste le premesse d’inizio stagione e la clamorosa debacle dello scorso anno, ha quasi dell’incredibile. Adesso la zona playoff è tornata ad essere realtà e la concorrenza non sembra essere motivata ed attrezzata quanto Gonzalez&C. Una situazione, questa, che potrebbe cambiare gli equilibri di tutto il girone e forse di tutto il campionato.

Mercato, campionato e, infine, le aule dei tribunali. In questo particolare trittico dedicato alla Serie C l’ultimo capitolo è il più delicato. E anche il più difficile da decifrare. La realtà dei fatti ha dimostrato che sia Arezzo che Agrigento, nella loro accezione sportiva, sono tornate a tremare dopo settimane di “apparente” tranquillità. In Toscana il neo presidente Marco Matteoni, dopo aver più volte ribadito di aver deciso di affrontare la sfida amaranto solo grazie all’appoggio e agli stimoli di Franco Zavaglia e Piero Di Iorio, ha deciso di allontanare entrambi dalle rispettive cariche dopo alcuni giorni zeppi di conflitti sulla gestione del club. Conflitti che, a quanto pare non sarebbero riconducibili a meri dissidi tecnici. In ballo c’è la sopravvivenza stessa del club, già in predicato di ricevere dalla Giustizia Sportiva una bella sanzione in termini di punti di penalizzazione. In Sicilia, invece, dopo l’ennesimo flop circa la cessione delle quote del club (questa volta erano coinvolti imprenditori iraniani, ndr), il presidente Silvio Alessi ha deciso, con la massima onesta e trasparenza, di comunicare a squadra e staff di non essere in grado di andare avanti. Davanti c’è lo spettro del fallimento. "Highway to Hell", andata e ritorno.