CONTINUA LA MODA DEGLI ESONERI. SONO PIU' DEL NUMERO DI GIORNATE DI CAMPIONATO. I DUBBI SONO SULLE SCELTE ESTIVE. ALESSANDRIA COME TRAPANI: SFRUTTA IL CALCIOMERCATO

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
04.12.2017 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
CONTINUA LA MODA DEGLI ESONERI. SONO PIU' DEL NUMERO DI GIORNATE DI CAMPIONATO. I DUBBI SONO SULLE SCELTE ESTIVE. ALESSANDRIA COME TRAPANI: SFRUTTA IL CALCIOMERCATO

Quello che si chiuderà questa sera con i vari posticipi in programma è stato, senza dubbio, un weekend interessante in ognuna delle tre serie professionistiche del calcio italiano. In A l’Inter si è guadagnata il primato ai danni del Napoli; in B il Bari è crollato con l’Entella facendosi agganciare in vetta da Parma e Palermo. In Serie C, invece, le prime sono rimaste le stesse nei tre gironi (Livorno, Padova e Lecce): allora cos’è stato a catturare l’attenzione? L’esonero di Giuseppe Magi, tecnico del Bassano.
Qualche settimana fa avevamo plaudito alla decisione della Virtus di confermare l’ex del Gubbio nonostante i problemi sul fronte dei risultati. Tanti, troppi, gli infortunati patiti dalla formazione veneta per non tenerne conto. Poi, però, qualche elemento è tornato a disposizione, senza però che ci fosse una svolta. Ecco, allora, la scelta di cambiare.
Un esonero, quello di Magi, che si aggiunge ai precedenti 15 arrivati in questa prima parte di stagione e ai due dimissionari che portano ad un dato complessivo che vuole più cambi di allenatore che giornate di campionato in archivio: 18 a 17.
Diciotto che presto potrebbero diventare diciannove qualora la dirigenza della Sicula Leonzio decidesse, come pare, di salutare Pino Rigoli dopo la debacle contro la Paganese.
Ma cosa c’è alla base di questa “moria” di allenatori? Scarsa pazienza, cambi di strategie societarie, reali colpe sull’andamento delle squadre o necessità di una scossa sono alcune delle ipotesi sul piatto. Ciò che deve far riflettere è che praticamente in ognuno dei 17 casi “pre Magi” il cambio ha sortito degli effetti positivi. E’ dunque da valutare come corretta la scelta fatta in corso d’opera? Oppure era sbagliata la prima?
Due facce, queste, della medesima medaglia che pongono l’attenzione su quanto spesso i tecnici di valore rimangono ai box fino a che non sopraggiunge l’emergenza. A volte il nome esotico vale più del curriculum, salvo poi essere costretti a correre ai ripari per evitare di rovinare un’intera stagione.

Intanto il finale del girone d’andata si avvicina e con lui il mercato di gennaio. Alcune società avranno poco da fare, mentre altre, come l’Alessandria, dovranno mettere mano alla rosa. Per certi versi, infatti, i Grigi oggi agli ordini di Marcolini ricordano quel Trapani di Serse Cosmi che non seppe reagire alla delusione della sconfitta nei playoff promozione per la Serie A e che nel giro di qualche mese si trovarono irrimediabilmente coinvolti nella lotta per non retrocedere. In quell’occasione il club siciliano, con l’arrivo di un nuovo ds e un nuovo tecnico, seppe sfruttare la sessione invernale per rivoluzionare la rosa, preferendo le motivazioni alle qualità. L’impresa di centrare la salvezza non riuscì, ma di poco. Con un finale diverso ci auguriamo che l’Alessandria sappia fare altrettanto. Dimostrando di avere coraggio.