PISA DA VERTICE CON UNA GRANDE FASE DIFENSIVA. COSENZA SENZA IDENTITA' DI GIOCO

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.
28.11.2017 00:00 di Gianluca Savoldi   vedi letture
PISA DA VERTICE CON UNA GRANDE FASE DIFENSIVA. COSENZA SENZA IDENTITA' DI GIOCO
TMW/TuttoC.com

Grande prova di carattere del Pisa che si aggiudica "Il Derby" e riapre il campionato condannando i livornesi alla prima sconfitta stagionale. La prestazione dei neroazzurri ha dimostrato che il divario con la capolista è nei punti ma non nei valori. Il risultato poteva essere più netto ma Mazzoni (migliore in campo tra i livornesi) sventa il raddoppio in un paio occasioni leggendo in anticipo un inserimento prima ed un traversone dopo. Così come era stato decisivo in avvio sul colpo di testa ravvicinato di Mannini. Mi ha colpito molto l'ottima fase difensiva degli uomini di Pazienza al contrario di quella dei ragazzi di Sottil che si sono fatti sorprendere in alcune circostanze, come nell'azione del gol di Eusepi. Il dubbio di un possibile fuorigioco non rilevato non giustifica la postura dei centrali amaranto: troppo "piatti" su una palla libera leggibilissima.

Non molla il Padova invece che vince una gara difficilissima contro l'AlbinoLeffe che gestisce male il vantaggio ottenuto nel primo tempo. La squadra di Bisoli si conferma cinica e quadrata. Peccato per i bergamaschi che avrebbero meritato senz'altro il pari per il gioco espresso. La sconfitta del Renate sul campo del Ravenna permette ai padovani di allungare di 6 punti il proprio vantaggio.

Nessuna grossa sorpresa nel girone C, per lo meno in quelli che sono gli equilibri emersi fino a questo momento. Ne approfitto per fare un piccolo focus sul Cosenza, da cui ci si aspettava un campionato diverso. Non è mai facile comporre una squadra vincente e in serie C tanto meno. Ma la società ci ha provato e (mi sembra di poter dire) mettendo a disposizione parecchie risorse economiche. Tuttavia non c'è gioco nell'undici di Braglia. Non sono un amante di neologismi come "identità di gioco" né sono mai stato fissato con il concetto della "mano dell'allenatore", ma il tecnico del Cosenza non mi sembra sia riuscito, almeno fino a questo momento, a trasmettere qualcosa ai suoi. Certo due indizi (allenatori) fanno una prova evidente del fatto che non ci troviamo di fronte ad un organico da "ammazzare" il campionato. Ma nemmeno una rosa tale da vivacchiare in fondo alla classifica...