SI CHIUDE IL GIRONE D'ANDATA: TRE CAMPIONI D'INVERNO PER TRE GIRONI TOTALMENTE DIVERSI. AKRAGAS PREOCCUPA, BASSANO PURE. QUANTO INCIDERÀ IL CALCIOMERATO?

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
18.12.2017 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
SI CHIUDE IL GIRONE D'ANDATA: TRE CAMPIONI D'INVERNO PER TRE GIRONI TOTALMENTE DIVERSI. AKRAGAS PREOCCUPA, BASSANO PURE. QUANTO INCIDERÀ IL CALCIOMERATO?

Con il posticipo di questa sera fra Livorno e Piacenza si chiuderà il girone d’andata di questa Serie C 2017/2018. Tre raggruppamenti, ciascuno con un padrone ben definito (Livorno, Padova e Lecce), ma con storie molto diverse fra loro.

Nel Girone A sulle tracce dei Labronici ci sono altre due toscane d’alto rango come Siena e Pisa. La Robur è arrivata in vetta alla classifica sorprendendo molti. Dopo le difficoltà della scorsa stagione e la rivoluzione estiva, i bianconeri hanno trovato presto la quadratura del cerchio, grazie anche a Michele Mignani, oggi tecnico del Siena dopo una vita da capitano. Più prevedibile, invece, il campionato di vertice del Pisa. La retrocessione dalla B ha lasciato in molti l’amaro in bocca e il contemporaneo avvio della prima stagione completa della gestione Corrado ha fornito una ulteriore motivazione a puntare subito al bersaglio grosso. Non ci sono però solo rose nel girone in questione: spazio dunque alle problematiche societarie della Lucchese, al centro di una trattativa per il passaggio di proprietà, all’Arezzo che invece ha già completato il medesimo iter e all’Alessandria, padrona lo scorso anno del torneo, costretta adesso a lottare per non retrocedere. Un plauso, infine, alla Viterbese. Piero Camilli per tradizione non partecipa per vivacchiare ed ecco che dopo i tentativi con Bertotto e Nofri ha deciso di puntare su Stefano Sottili. Un vero cavallo di razza.

Sul versante orientale, per quanto riguarda il Girone B, detto del Padova primo e campione d’inverno, non sembra esserci solo un numero risicato di squadre in grado di dar fastidio ai biancoscudati, bensì un gruppo di almeno otto formazioni attrezzate per un campionato di vertice. Dal Renate attualmente secondo, passando per Sambenedettese, FeralpiSalò, Reggiana, Triestina, AlbinoLeffe e Pordenone, fino ad arrivare al SudTirol, ognuna di queste squadre ha dimostrato finita le qualità per rendere la vita difficile ai ragazzi di Pierpaolo Bisoli. Anche qui, però, le grane non sono mancate finora. E sempre sul fronte societario. Il B è, infatti, un girone tronco, dopo l’estromissione del Modena e con mille pensieri dovuti alla mancanza di chiarezza sul futuro di una grande del calcio italiano come il Vicenza. Sul piano sportivo, invece, preoccupano le difficoltà del Bassano. Da essere una squadra costruita per centrare la zona playoff, oggi la Virtus è ad un punto dalla zona retrocessione, con neanche una vittoria nelle ultime dieci giornate di campionato. In bocca al lupo a Giovanni Colella. Ne avrà davvero bisogno.

Ultimo, ma non importanza, eccoci arrivati al Girone C. Il Lecce si è laureato meritatamente campione d’inverno, ma la lotta verso la promozione diretta è tutt’altro che scritta. Catania e Trapani sono, infatti, due rivali valide, agguerrite e pronte a ricorrere al mercato per colmare il gap attuale con i salentini. Il presidente Sticchi Damiani ha pensato di blindare tutto il blocco di giocatori in scadenza nel prossimo giugno per dare un segnale importante, ma potrebbe non bastare. Qualche ritocco a gennaio sarebbe la scelte più logica per garantire a Fabio Liverani una rosa veramente al top per tutto il campionato. Alle spalle delle tre grandi., poi, impazza la lotta. Il Siracusa, quarto, sorprende per continuità, il Rende neopromosso altrettanto, mentre il Monopoli dopo una fantastica prima parte di stagione sta calando vertiginosamente. In cosa le attenzioni sono tutte per l’Akragas. La situazione sportiva dei siciliani è complicata, per non dire impossibile, e quella societaria non è da meno. Alessi e Giavarini stanno facendo di tutto per cedere la società, ma né Nava né tantomeno Nuccilli si sono mostrati interlocutori credibili per il completamento della trattativa. Adesso le strade di fronte all’Akragas sono due: una porta alla retrocessione sul campo, mentre l’altra ad una scomparsa in pieno stile Modena. “Accidenti al peggio” si dice in questi casi.

Ultima nota. Oggi è prevista presso la sede della Lega Pro di Firenze una riunione interna ai club. Solo normale amministrazione o qualcosa bolle in pentola? Staremo a vedere.