UN GIRONE DI C1 E DUE DI C2, MENO UNDER E NIENTE SQUADRE B. ECCO LA MIA RICETTA PER IL SISTEMA CALCIO ITALIANO

Nato (orgogliosamente) a Salerno nell'anno in cui Roberto Baggio vinse il Pallone d'oro, e l'OM vinse la Champions League. Vivo senza se e senza ma di Calcio(Mercato)
15.02.2018 00:00 di Nunzio Danilo Ferraioli Twitter:    vedi letture
UN GIRONE DI C1 E DUE DI C2, MENO UNDER E NIENTE SQUADRE B. ECCO LA MIA RICETTA PER IL SISTEMA CALCIO ITALIANO
© foto di TC

E adesso basta! Voglio dire anche io la mia. Sono settimane che ognuno dice la propria ricetta sul futuro del calcio; sono addirittura mesi che ognuno dice la sua per rendere più appetibile e sostenibile la Serie C. Ebbene ecco la ricetta di Nunzio Danilo Ferraioli. Grandi del calcio e addetti ai lavori prendete carta e penna, e vedete se vi può andare bene.

 - Serie A composta da 16 squadre, con 4 retrocessioni in Serie B.

 - Serie B composta da 18 squadre con 4 retrocessioni in Serie C.

 - Una Serie C1 composta da 18 squadre con 4 retrocessioni in Serie C2.

 - Due gironi di C2 composti da 20 squadre con 8 retrocessioni in Serie D, e conseguente diminuzione dei gironi di Serie D da nove a otto.

Ebbene, come avete potuto constatare, con la mia pazza e folle idea tornerebbe in vita la vecchia Serie C2. Una categoria "semiprofessionistica", come direbbe l’attuale presidente della terza serie, Gabriele Gravina.
Una riforma radicale e importante, che porterebbe a 52 le squadre professionistiche e a 40 quelle semiprofessionistiche. Con questa formula, e questo è un parere strettamente personale, aumenterebbe anche l’appeal della Lega Pro, complice una C1 che avrebbe il sapore di Serie B. Una terza serie a girone unico, un po' come avviene già in Inghilterra o in Germania.

Per quanto riguarda gli under, invece, regole decisamente meno severe affinché tanti giovani (ma già over per questo sistema), non vengano sbattuti fuori dal carrozzone calcio prima del previsto. Sogno, inoltre, di vedere direttori sportivi alla caccia di talenti, anche nelle serie inferiori, piuttosto che under per il solo scopo di guadagnarci sulla valorizzazione. 

Ah, quasi dimenticavo. Sono assolutamente contrario alle squadre B e alle cosiddette squadre satellite. L’indipendenza, ma soprattutto l’importanza del "campanile italiano" devono essere i capisaldi del nostro sistema calcio.
Decisamente meglio un Messina-Reggina o un Samb-Ascoli, piuttosto che un Juventus B-Alessandria o un Inter B-Renate, no?