Ascoli, Altinier a TLP: "Questo l'ambiente ideale per fare calcio"

29.01.2015 23:00 di  Luca ESPOSITO  Twitter:    vedi letture
Ascoli, Altinier a TLP: "Questo l'ambiente ideale per fare calcio"
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Cristian Altinier a 32 anni vuole vincere ancora molto, con grande motivazione. Il centravanti dell'Ascoli Picchio è autore di 9 gol fino a questo momento con la squadra di mister Petrone, si trova in una squadra vincente ed è in uno dei suoi migliori periodi come media realizzativa, con un gol ogni due partite. Ascoli Piceno è una piazza calcistica molto ambiziosa e meriterebbe senz'altro categorie superiori, lo dice la tradizione degli ultimi trenta-trentacinque anni, la società del patron Bellini ha realizzato una squadra vincente, ma Altinier sa che il raggiungimento dell'obiettivo è ancora lontano. Intervistato da TuttoLegaPro.com, l'ex punta del Portosummaga non si pone limiti personali, ma pensa a fare bene per l'Ascoli.

"E' da parecchie giornate che siamo ai vertici, e ciò è frutto di un lavoro iniziato in luglio e svolto con grande sacrificio e determinazione. Purtroppo il campionato non è ancora finito, manca quasi tutto il girone di ritorno, non bisogna abbassare la guardia e sarà necessario cercare di fare in partita le cose che noi proviamo durante la settimana. Sappiamo che ci sono diverse squadre agguerrite che hanno rose molto attrezzate".

Era fondamentale che con il Tuttocuoio riusciste a riprendervi, perché la sconfitta subita all'Aquila avrebbe steso anche un toro...

"Sì, era stata una brutta sconfitta che difatti aveva lasciato l'amaro in bocca a noi: a volte quelle sconfitte lì possono lasciare degli strascichi. Siamo stati bravi a reagire subito e abbiamo vinto nettamente davanti ai nostri tifosi. Questo ci ha dato la fiducia di lavorare".

Lei aveva giocato anche in piazze importanti come Verona, Mantova e Cittadella. Ad Ascoli che ambiente ha trovato?

"Ho trovato un ambiente molto organizzato, una città molto partecipe alle vicende della squadra e una tifoseria calorosa. E' un ambiente ideale per fare calcio".

Avete un parco attaccanti assortito tra i vari Mustacchio, Berrettoni, Pérez e lei, e avete anche trovato degli equilibri importanti grazie al resto dei reparti.

"Abbiamo anche Grassi che è arrivato qualche settimana fa ed è molto bravo. Comunque il mister ci alterna molto, quindi può provare spesso diverse soluzioni. Per fare un campionato importante bisogna avere molte possibilità di scelta. Anche il nostro centrocampo funziona, così come la difesa, e tutto ciò è alla base dei nostri risultati. La società ha assemblato una squadra partendo da zero, e non era facile allestire un organico importante".

Quante promozioni ha ottenuto in carriera?

"Due, una col Mantova e una col Portogruaro".

Ci spera nella terza promozione?

"Sicuramente l'Ascoli è una società gloriosa, e sarebbe un onore vincere qua. Abbiamo comunque appena superato il giro di boa, quindi c'è ancora da giocare".

Dei nove gol segnati, qual è stato il migliore?

"Probabilmente mi sono piaciuti tutti e due i gol segnati con il Santarcangelo. Era in un giorno sentitissimo dalla tifoseria dell'Ascoli perché si ricordava la memoria di Costantino Rozzi".

La classifica è cortissima. Ve l'aspettavate così alla vigilia?

"Questa è sempre stata una categoria molto equilibrata perché non è mai facile trovare la squadra che ammazza il campionato. C'è stata solo qualche eccezione negli anni passati, ma la classifica è effettivamente corta nel nostro girone, e bisogna stare molto attenti".

Le piacerebbe vincere la classifica dei cannonieri?

"Non ci penso, perché prima di tutto non mi piace mettermi paletti e obiettivi presonali: la mia unica missione è portare la squadra più in alto possibile"

La prossima partita la giocherete a Serravalle con il San Marino Calcio.

"Penso sarà difficile, perché nel girone di ritorno le squadre che si devono salvare tendono sempre a dare qualcosa in più. I nostri avversari giocano su di un campo misto tra sintetico ed erba naturale, sono più abituati di noi a questa situazione e dovremo affrontare la gara con la massima concentrazione, come se andassimo a giocare sul campo della prima in classifica".