INTERVISTA TC Avv. Diana: "Sciopero giocatori Vicenza diritto costituzionale"

11.01.2018 19:50 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC Avv. Diana: "Sciopero giocatori Vicenza diritto costituzionale"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Sicuramente la situazione Vicenza è sempre più complicata tra silenzi stampa imposti dalla società, società che alza i toni ma non paga gli stipendi, che impone di giocare la partita mettendo sul tavolo solo trentamila euro da spartirsi tra tutta la rosa. Cerchiamo di analizzare il problema con l'avvocato di diritto sportivo Massimo Diana dello studio Elsa che è stato anche lo studio del Vicenza per la parte sportiva fino alla scorsa estate.

Avete mai avuto segnali di un possibile crollo?

"Sinceramente no anche perché noi abbiamo sempre seguito il Vicenza per la parte sportiva legale per deferimenti o per tutelare la società nel caso di contrasto con un giocatore, della parte finanziaria non ci siamo mai occupati".

A questo punto che scenario si profila?

"Se non saranno pagati gli stipendi i giocatori andranno al collegio arbitrale per liberarsi. La messa in mora non è automatica, ad ora quindi i giocatori sono obbligati ad esercitare il loro diritti e sottostare ai doveri dettati dalla società, salvo il diritto di sciopero che è un diritto costituzionale dei lavoratori. I giocatori del Vicenza sono dei veri e propri lavoratori, ed in questo caso molti di loro non si scostano nemmeno tanto dai lavoratori visto gli stipendi percepiti, che sono ingaggi decorosi come salario normale. La messa in mora scatta se il collegio arbitrale permette lo svincolo. Visto il caso di Modena non è un problema di tempi statica per trovare squadra perché si può permettere di aprire un ulteriore finestra di mercato solo per loro".

Il futuro del Vicenza?

In questo sicuramente è molto nebuloso. Se non si presentano sabato nessun problema per i giocatori che esercitano il diritto di sciopero, ci sarà la perdita della gara, questo è la cosa sicura. Da quello che si può ipotizzare non si presenteranno ed inizierà il tormento delle quattro partite e quindi inizia questa agonia e saranno esclusi. Se viene esclusa nel girone di ritorno i risultati fino a quel momento sono validi".

Ripercussione per i giocatori del Vicenza che non si presentano? 

"Direi che non ci saranno dal momento che esercitano, ribadisco, un loro diritto costituzionale".

Altra situazione di oggi, è stato imposto il silenzio stampa ai giocatori.

"Il silenzio stampa non lo concepisco perché esula dalla situazione di campo. A maggior ragione sarebbe una forzatura verso i giocatori che hanno il diritto di esprimere la situazione gravosa in cui si trovano".

Secondo lei ci sono pochi controlli visto la fine del Modena e la possibile fine del Vicenza?

"Non è facile poterlo dire, sicuramente i controlli ci sono e le pene sono diventate anche più severe. Prima si levava un punto ora se ne levano di più".

Sorge anche un altro problema, il girone B potrebbe non avere play out, non sembra corretto.

"Secondo me serve equità nel campionato, quindi sarebbe corretto che le altre quattro retrocessioni fossero ripartite tra i tre gironi, sempre, ribadisco, che il Vicenza segua lo stesso percorso del Modena. Inoltre ci sarebbe anche un altro problema la situazione del minutaggio, sarebbe semplice per le società di b fare giocare i giovani per il minutaggio non andando incontro alla retrocessione".