INTERVISTA TC Federico: "Collina per far ripartire il sistema calcio"

16.11.2017 19:00 di  Nunzio Danilo Ferraioli  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Federico: "Collina per far ripartire il sistema calcio"
TMW/TuttoC.com

Ha fatto le carte a questa Serie C 2017/2018, andando ad analizzare in maniera particolare il mondo Sambenedettese. Ma ci ha anche spiegato da dove ripartire dopo il fallimento della Nazionale di Ventura. Parliamo del direttore sportivo Sandro Federico (in foto). Queste le sue parole in esclusiva alla redazione di TuttoC.com.

 

Direttore, partiamo dalla sua ex squadra, la Samb. Andrà bene il binomio Fedeli-Capuano?

“Bisognerà vedere. La cosa importante è mantenere l’equilibrio. Spero che Fedeli sostenga tutti, e quindi mister Capuano, anche nei momenti, se ce ne saranno, di difficoltà. Sono curioso di vedere cosa farà Capuano in una piazza importante come quella di San Benedetto del Tronto”.

 

Passiamo al campionato. Cosa ne pensa del girone A?

“Il Livorno secondo me è una sorpresa, anche perchè non pensavo avesse questo margine di vantaggio già a novembre. Pisa e Alessandria possono fare molto di più”.

 

Nel girone B, invece?

“Nel girone B c’è un livellamento generale verso il basso rispetto allo scorso anno, visto che sono salite due big come Venezia e Parma. Le sorprese sono dietro l’angolo, basti pensare al Renate che è lì su in alto meritatamente. Comunque credo che il Padova abbia qualcosa in più rispetto alle altre”.

 

E finiamo con il girone meridionale.

“Sarà un duello tra Lecce e Catania. Il Trapani? Non lo vedo continuo come i salentini e gli etnei, nonostante abbia una buonissima rosa e un grande tecnico”.

 

Una Serie C colma di sorprese. Quali sono per lei quelle per eccellenza?

“Ne dico tre, una per girone. Carrarese, Renate e Virtus Francavilla. La dimostrazione lampante che se si hanno idee e progettualità si può andare lontani anche senza spendere un patrimonio”.

 

Inevitabile non affrontare l’argomento “sistema calcio italiano” dopo la mancata qualificazione ai mondiali.

“C’è qualcosa che va modificato. Serve un cambio radicale del sistema. Si devono valorizzare i giovani, ma allo stesso tempo premiare la meritocrazia. All’interno del sistema servono uomini di campo, non uomini politici. Gente come Mino Favini (creatore e responsabile della cantera dell’Atalanta, ndr). E’ un uomo di 81 anni, ma è geniale. Sa come lavorare con e per i giovani. Non mi dispiacerebbe comunque, a capo del nostro sistema uno come Pierluigi Collina. Un uomo super partes che cambierebbe in maniera importante e pulita questo calcio malato”.

 

Tra le soluzioni da attuare, le squadre B in Serie C possono esser una soluzione?

“Sono favorevole alle squadre B in terza serie. Le big hanno bisogno di mettere alla prova i loro giovani in categorie come queste. Basti pensare a Ciciretti. Lo presi alla Carrarese subito dopo l’avventura in Primavera a Roma; ma ha dovuto maturare svariate stagioni per tornare in A”.