INTERVISTA TC Gravina: "Al lavoro per cambiare calendario Girone B"

07.11.2017 15:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Gravina: "Al lavoro per cambiare calendario Girone B"

Con il Modena fuori dal professionismo, il Girone B scende da 19 a 18 squadre. Con il paradosso di due club a riposo ogni turno. Ecco perché il girone di ritorno, con una mossa a sorpresa, potrebbe essere rimescolato per consentire a tutti i team di scendere in campo ogni weekend. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, per capirne di più.

Nuovo calendario nel girone di ritorno: si farà?

"Il problema è stato sollevato nell'ultimo Consiglio Direttivo da alcuni presidenti del Girone B. L'ipotesi di far riposare due società mi sembra abbastanza anacronistico: da qui è nata l'idea di lavorare a un nuovo tipo di calendario. Stiamo riflettendo sulle soluzioni da prendere: stiamo riordinando le idee in modo da poter proporre al più presto un progetto e raccogliere un'adesione unanime da parte delle società coinvolte e sottoporre il tema alla Federazione”.

Verranno cancellati i turni infrasettimanali?

"Senza sosta i turni infrasettimanali nel Girone B potrebbero non avere più senso ma e’ancora presto per parlarne. Prima lavoriamoci su".

Il caso Modena ha falsato il campionato?

"Sotto il profilo dell'immagine assolutamente sì. Dal punto di vista della regolarità sportiva no: lo sarebbe stato, forse, se si fosse arrivati al girone di ritorno. Ma questa Lega ha voluto agire rapidamente per porre fine ad un'agonia che stava generando amarezze al mondo del calcio, ai tifosi e ai tesserati, ad una intera città".

Per alcuni addetti ai lavori la colpa di questa situazione è della Lega Pro.

"Purtroppo in questi mesi è in voga una pratica, frutto di ignoranza, da parte di chi chiaramente dimostra di non conoscere le regole. Noi, come Lega, gestiamo l'organizzazione della competizione sportiva. Non abbiamo competenze che alcuni erroneamente ci attribuiscono. Credo comunque che alcune riflessioni su determinati indicatori richiedono maggiori approfondimenti".

In ogni caso, la Lega perde una squadra dopo un paio di mesi. Non un grande spot...

"Non è bello per il calcio italiano. Chi è attento osservatore capisce che serve una riflessione più attenta sul nostro sistema. Purtroppo ci sono effetti di promozioni e retrocessioni che generano alterazioni di equilibri che toccano solo alla fine la Lega Pro. Mi riferisco soprattutto a quei club di Serie B retrocessi che falliscono, non si iscrivono o durano pochi mesi prima di andare in crisi. Quando spesso e volentieri parliamo di sostenibilità di sistema, ci riferiamo proprio a questo".

La soluzione sarà il campionato di Serie D d'elite? E quando potrà partire?

"La mia speranza è che l'attuazione di una riforma possa essere veloce e rapida, già dalla stagione 2018/19. Non so se sia o meno la soluzione. Di sicuro bisogna innalzare la qualità. La qualità delle norme, la qualità dell’applicazione delle stesse, la qualità della governance delle società, la qualita’ delle proposte progettuali e di sostenibilità in prospettiva futura, provenienti dal mondo federale e dal mondo politico. Senza una redistribuzione equa delle risorse non riusciremo mai ad avere in definitiva una più vivibile condizione umana e societaria in terza serie".

Chiusura con i tifosi, spesso bistrattati, tra partite a porte chiuse e società, come l'Akragas, costrette a emigrare.

"Quando io parlo di qualità mi riferisco anche alla qualità delle strutture, ai supporti da dare alle società per migliorare le stesse strutture. E soprattutto, e questa è una considerazione di carattere generale, bisogna evitare di poter far festa un giorno, quello per intenderci dell'iscrizione, per poi avere problemi negli altri 364".