INTERVISTA TC Gravina: "Lungo colloquio con i dipendenti del Modena"

04.11.2017 07:30 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Gravina: "Lungo colloquio con i dipendenti del Modena"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Il presidente della Lega di C Gabriele Gravina, era atteso ieri a Modena per incontrare i dipendenti della società emiliana a rischio cancellazione dalla terza serie, ma un impegno dell’ultima ora l’ha costretto a dare forfait. Ha potuto solo dialogare telefonicamente con loro. È questa la situazione più spinosa perché in caso di radiazione del club, calciatori e tecnici, si ritroverebbero automaticamente svincolati. Potrebbero esserci problemi anche per altre società, di minore entità ma che potrebbero portare a penalizzazioni in termini di punti. Per Gravina, intervistato da TuttoC.com per la prima volta dopo il cambio di denominazione della testata giornalistica, è fondamentale che i dirigenti che iscrivono le società al campionato non si macchino di pressappochismo nel gestirle, e che ci sia una selezione. Il presidente della Lega rivolge un augurio al nostro sito, che ha abbandonato il nome storico TuttoLegaPro.com per adeguarsi ai cambiamenti e alla restaurazione del nome in Serie C.

“TuttoC.com è una testata digitale che è sempre stata molto vicina ai problemi della Lega Pro. Sono convinto che il nuovo direttore seguirà con molta attenzione i temi e i problemi della nostra categoria, ma soprattutto sono sicuro che non perderà occasione di starci vicino, stimolarci, e creare momenti di prospettiva utile per la Lega di Serie C e per il sistema calcio”.

Lei ha parlato di problemi. Tra i più importanti c’è quello del Modena. Doveva esserci anche lei all’incontro con i calciatori gialloblù, ma alla fine ci è andato solo il direttore Ghirelli…

“Ci sono andati il direttore generale Ghirelli, il segretario generale e il vicesegretario. Sono rimasto bloccato mentre era in viaggio, a causa di un impegno operativo interno. Abbiamo fatto una videoconferenza, e ciò che avrei voluto dire di persona l’ho detto telefonicamente, alla presenza di Ghirelli, di Paolucci e dell’avvocato Faggi”.

Che cosa ha detto ai giocatori del Modena?

“Più che altro ho parlato con i dipendenti. Molte volte ci dimentichiamo che, al di là di coloro che scendono in campo, c’è tutto un gruppo di lavoro che vive di questa attività. Molte volte dedichiamo troppa attenzione ai protagonisti che vediamo in campo, e non ci preoccupiamo di destinare anche delle piccole attenzioni a coloro che hanno delle sensibilità elevate in questo mondo. Ho voluto parlare con mister Ezio Capuano e con il suo allenatore in seconda. Ho dissertato a lungo con il responsabile del settore giovanile del Modena. E’ stata una chiacchierata serena. Li ringrazio per il grande attaccamento che stanno dimostrando alla città, al mondo del calcio. Ho voluto testimoniare la vicinanza mia e della Lega, nel provare, nel più breve tempo possibile, soluzioni più idonee al raggiungimento del rispetto della loro dignità di uomini”.

In caso di radiazione del Modena tutti i giocatori, compreso il mister, potrebbero accasarsi già a gennaio presso altri lidi?

“Non sappiamo ciò che avverrà nelle prossime ore, ma se dovesse accadere quello che si paventa, ci adopereremo affinché ci sia un provvedimento in deroga e che ci sia immediatamente la possibilità di accasarsi. Questo è un fatto eccezionale, che mi auguro che resti tale, perché se dovesse rappresentare solo una piccola punta di un iceberg ci sarebbe da preoccuparsi”.

Presidente, lei ha sostenuto che bisogna escludere quelle società che non hanno la possibilità di onorare gli impegni, quindi ridurre il numero delle squadre. C’è il pericolo imminente di altre penalizzazioni a carico di altri club per inadempienze pregresse, e allora, siamo alle solite. A questo punto bisogna estirpare il problema alla radice? È una mortificazione sentire che ogni anno ci sono società di C a cui vengono sottratti dei punti…

“Non parlerei di mortificazione. A me interessa la qualità della competizione sportiva. Non mi  preoccupa che ci siano società con un punto o due punti di penalizzazione. Sono preoccupato più per il silenzio, per la disattenzione e per la mancanza di considerazione e di valutazione dei sacrifici che certi dirigenti fanno nel mondo del calcio. Stiamo alzando l’asticella della qualità, e quando si fa questo, purtroppo in questa rete rimangono intrappolate tante società che fanno fatica. Questa selezione, però, ormai è improcrastinabile. Per il bene dei nostri dirigenti, del calcio italiano e della competizione sportiva, e per il rispetto e la dignità di chi crede nel mondo del calcio, è arrivato il momento di ammonire sul fatto che fare calcio, non solo in queste categorie, è diventato davvero impossibile. Dobbiamo creare dei percorsi, delle opportunità che consentano alle nostre società di stare tranquille, e di svolgere la loro missione con più serenità”.

Pensa che ci sia confusione tra le varie Leghe e la giustizia sportiva?

“Dobbiamo guadagnare il gusto di dialogare di più tra tutte le componenti. Forse la Federazione deve tornare a conquistare un ruolo di mediazione più costruttiva tra tutte le componenti”.