INTERVISTA TC Mestre, Zironelli: "Il mio ritorno al Menti, da batticuore"

18.11.2017 07:30 di Francesco Ferrari   vedi letture
Zironelli. Mestre
TMW/TuttoC.com
Zironelli. Mestre

Domenica, al Menti, mi batterà forte il cuore”. Un ritorno al passato, fatto di memorie tra campo, tribuna e panchina, firmato Mauro Zironelli. Il tecnico del Mestre, 47enne vicentino doc, sfiderà domani proprio il suo Vicenza (ore 14.30) e ha raccontato le sue sensazioni in esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com: emozioni legate a chi, in quello stadio, ha visto le prime partite di calcio, esordito con gol con la maglia della propria città (contro il Rimini) e iniziato la carriera di allenatore. Prima come vice della Primavera (2006/07, ndr), poi il biennio nei Giovanissimi Nazionali. Ma la testa presto vola al campo, dove i suoi arancio-neri hanno perso le ultime due sfide contro Padova e Renate (entrambi 2-1) non senza rimpianti. Ora la voglia di riscatto contro i biancorossi di mister Alberto Colombo, che hanno un punto in meno rispetto alla formazione mestrina (a quota 16).

Mister Mauro Zironelli, lei è di Thiene, provincia di Vicenza. Il biancorosso ha scandito tappe importanti della sua vita.
“E’ una partita diversa dalle altre, dato che ho iniziato lì sia come calciatore, sia da allenatore. E’ una bella soddisfazione ritornare, anche perché l’ho conquistata con le mie gambe questa Serie C e nessuno mi ha mai regalato niente. Sarò davanti a parenti ed amici, ai miei ex tifosi: speriamo che sia un bello spettacolo. Sarà una gara speciale anche per il mio vice Stefano Sottoriva, visto che eravamo compagni in Primavera (1985/86, ndr)”.

Se pensa allo stadio Menti, quali ricordi le vengono in mente?
"Da piccolo mi portava mio nonno allo stadio a vedere i biancorossi. Eravamo sui gradoni nei Distinti: mi legava alla recinzione con la cintura dei suoi pantaloni per evitare che cadessi e così vedevo la partita in sicurezza. Poi ho esordito a casa mia, come fece anche Roberto Baggio, dove segnai contro il Rimini. Poi passai subito alla Fiorentina…”.



Arriviamo all'attualità. Arriverete a Vicenza da due sconfitte di fila, ma con le regine di questo torneo: Padova e Renate.
“Abbiamo perso dopo due ottime prestazioni e non sempre contro queste squadre porti a casa punti, il cammino però è positivo. Siamo contenti, però questi due risultati ci hanno un po’ lasciato l’amaro in bocca".

Però il Mestre ha fatto il suo finora.
"Certo. Siamo consapevoli di essere una neopromossa e finora il nostro percorso è sicuramente positivo”.

Incontrerete un Vicenza che sta faticando: oltre al campo, recentemente hanno tenuto banco le vicende societarie.
“Ha individualità importanti e la classifica che non rispecchia la qualità del team. Speriamo che si riprendano. Però tra 15 giorni… (ride, ndr). Ci aspetta una partita molto difficile. Sulla società, spero che con il cambio di proprietà torni il sereno: ci sono imprenditori della città e mi auguro possano emulare Pieraldo Dalle Carbonare, il patron con cui il Vicenza ha vinto Coppa Italia (1996/97, ndr) e centrato la semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea (l'anno dopo, ndr)”.

Lei ha vinto campionati con il Modena. Immaginiamo quanto le faccia male vederlo così.
“Non se l’aspettava nessuno. Lì ho centrato il doppio salto dalla C alla A nei primi anni 2000, ma non si è mai vista in Italia una squadra fallita durante il campionato. Speriamo che le cose tornino a splendere, come successo con il Parma”.