INTERVISTA TC Modena, Ambrosini: "Escalation di brutti momenti"

11.11.2017 07:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC Modena, Ambrosini: "Escalation di brutti momenti"
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com

Ai microfoni di TuttoC.com parla l'ormai ex Modena Cesare Ambrosini, che ripercorre questa lunga agonia che ha portato al "the end" del club emiliano.

Si è tenuta ieri la vostra conferenza stampa: come l'avete vissuta?

"È stata la fine di questa brutta vicenda siamo usciti dalla stanza tristi: sappiamo che abbiamo giocato contro i nostri tesserati e siamo molto dispiaciuti per gli impiegati e per la città che perde 100 anni di storia, ma la tristezza è accompagnata dall'orgoglio che si è creato un gruppo che ha preso decisioni forte e anticonvenzionali insieme. Avevamo chiesto certezze che venivano sempre smentite era inutile andare avanti, lo sciopero si era reso necessario: al di là dello sforzo economico nostro, avevamo uno sforzo anche morale e fisico".

Quando vi siete resi conto che la situazione era ormai irrimediabile? 

"E' stata un'escalation di brutti momenti, è stato un continuo affannarsi dietro a discorsi deliranti: noi abbiamo provato a crederci, e non era facile date le vicende passate, ma non avevamo mai riscontri. Pensavamo sicuramente anche a come sfamare la famiglia e a come andare a giocare, ma ci tengo a precisare che la situazione per noi non è mai stata un alibi: la rosa molto competitiva, c'erano ottimi giocatori dentro e fuori dal campo".

Avevate quindi creduto a Taddeo?



"Ci abbiamo provato, come ho detto non era semplice, ma inizialmente ci chiedevamo chi fossimo noi per giudicare un presidente futuro che magari a Modena voleva fare le cose per bene. Avevamo dato la nostra disponibilità ma lui non ha fatto quello che ha detto, di fatti non ne abbiamo mai visti".

Tu arrivavi dal fallimento del Como: qualche similitudine?

"Ogni situazione è a sè. A gennaio sono venuto a Modena e, come tutti gli altri, sapevo che ci sarebbero stato delle difficoltà, ma nessuno si aspettava di essere radiati dopo tre mesi senza aver preso stipendio".

E ora come guardate al futuro?

"Da oggi saremo tutti svincolati, ovviamente tutti stanno muovendo loro procuratori: avremo speciali deroghe per andare a giocare anche in periodi di non mercato e se troviamo squadre che ci tesserano potremo giocare subito dopo l'emissione della deroga".

Nel discorso avete parlato anche di tifosi: c'è qualcosa che vuoi dire loro?

"Volevamo ringraziarli per la loro vicinanza, siamo davvero dispiaciuti di non averli fatti gioire, ma speriamo di averli resi orgogliosi della battaglia che abbiamo combattuto, abbiamo evitato che gente non affidabile si prendesse gioco di loro. Mi auguro che adesso il Modena vada nella mani di chi ha un progetto serio e ambizioso, fatto da persone serie. Servono altre prospettive per questa città".