INTERVISTA TC Olbia, Carta: "Nel derby la determinazione fa la differenza"

17.03.2018 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Olbia, Carta: "Nel derby la determinazione fa la differenza"
TMW/TuttoC.com
© foto di Sandro Giordano/Olbia Calcio

Giornata di derby per l'Olbia, prossimo a un confronto tutto sardo, quello contro l'Arzachena: incontro che la truppa di Mereu deve riscattare, dopo il 3-0 subito all'andata. Ma dopo un periodo non brillante, i bianchi sono in ripresa, come testimoniano le parole del DS Pierluigi Carta, contattato dai microfoni di TuttoC.com.

E' prossimo il derby con l'Arzachena: come arriva la squadra al confronto?
"Arriviamo bene al derby, sono quelle gare che si automotivano, e devo dire che dal piano motivazionale ho visto una squadra carica e combattiva. Anche sul piano fisico stiamo bene, ma comunque in un derby soprattutto saranno le motivazioni a far la differenza. Quelle che all'andata ci sono mancate".



Di tempo però ne è trascorso da quella gara. Alla luce di varie situazioni come a esempio gli infortuni ma anche delle potenzialità espresse dalla squadra, quali sono gli obiettivi prefissati in questo rush finale di campionato?
"Gli infortuni ci sono sempre, fanno parte del normale decorso, non devono essere un alibi ma solo superati con il lavoro e con la forza di un gruppo dove tutti sono e si devono sentire importanti. Solo così possiamo crescere. E visto che non siamo mai usciti dalla zona play off, direi che ci piacerebbe puntare dritto a questo obiettivo dopo aver toccato la quota salvezza. Sarebbe il giusto coronamento a una grande stagione".

Annata che ha contraddistinto l'Olbia anche per i tanti giovani valorizzati e per l'importante salto di Ragatzu, contrattualizzato dal Cagliari.
"Daniele è un giocatore che con la Serie C non c'entra nulla. Lo abbiamo preso dopo un momento non brillante, qui ha trovato la giusta dimensione che gli ha consentito di recuperare un certo equilibrio che ha messo maggiormente in risalto le sue qualità: ora tutto dipende da lui. Dei giovani, poi, siamo soddisfatti, serve pazienza perchè il percorso è lungo e tortuoso, la Serie C non è come u campionato Primavera, ma noi crediamo in loro e nel nostro progetto, e il lavoro lo dimostra. E' una sfida che ci stimola, e i chiaroscuro che alle volte si hanno fanno parte della crescita. Per noi, comunque, i ragazzi sono motivo di orgoglio".

Si è risolta la querelle legata all'Arezzo: quanto ha inciso e quanto inciderà sul campionato?
"Sono situazioni che generalmente non fanno bene al calcio, adesso loro dovranno recuperare 5 gare in 10 giorni, e questo è normale vada a incidere su tutto perchè certi ritmi possono essere forse retti solo rose di Serie A estremamente ben strutturate. Io non voglio parlare di campionato irregolare, ma sono situazioni anomale, e dispiace vedere che succedano ormai troppo spesso".