INTERVISTA TC Paganese, Cesaretti: "Fondamentale battere Fidelis"

22.02.2018 07:00 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Paganese, Cesaretti: "Fondamentale battere Fidelis"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

La Paganese domenica si gioca una piccola fetta di salvezza nello scontro diretto del "Marcello Torre" contro la Fidelis Andria. In vista di questa delicata sfida ed anche per fare il punto sulla stagione degli azzurrostellati, TuttoC.com ha intervistato in esclusiva l'attaccante Christian Cesaretti, uno degli elementi di punta e capocannoniere (insieme a Scarpa) della squadra guidata da mister Favo.

La tua prima partita saltata è coincisa purtroppo con una sconfitta. Ma nel primo tempo comunque la squadra ha giocato bene. 
"Sì, la squadra ha giocato bene, è passata in vantaggio, ha messo in difficoltà il Trapani e sarebbe potuta andare anche sullo 0-2. Poi purtroppo abbiamo preso due gol in due minuti e la partita si è capovolta. Il Trapani è una squadra esperta che sa gestire la partita, ha aspettato per colpire in contropiede e al 3-1 la partita è finita. Questo terzo gol ci ha tagliato le gambe perché se fossimo riusciti a tenerla in bilico fino agli ultimi dieci minuti sarebbe potuto succedere di tutto". 

Domenica la Fidelis Andria, un vero e proprio scontro diretto.
"Per noi è una partita da dentro o fuori, si può dire. È un po' presto, mancano ancora dieci partite, ma potremmo dare un segnale al campionato perché per noi lasciarli a sei punti dietro sarebbe importantissimo. Ci consentirebbe di credere ancora di più alla salvezza diretta, sarebbe più vicina".

Salvezza diretta che forse potrebbe arrivare anche al quartultimo posto.
"Ovviamente noi puntiamo al quintultimo. Poi se ci dovesse essere la possibilità di salvarsi anche con quartultimo, sono calcoli che andranno fatti al momento. Poi l'Akragas giustamente ancora non ha mollato nulla".

Sette gol in stagione, record personale equiparato. Ed ora si può anche battere.
"Senza dubbio questo è il mio campionato migliore a livello di prestazioni, gol ed assist. L'obiettivo chiaramente è battere questo record, d'altronde negli ultimi anni gioco più avanti, mentre nella prima parte della carriera facevo più l'esterno di centrocampo. Non mi nascondo, vorrei raggiungere la doppia cifra, ormai la vedo quindi vorrei arrivarci non tanto per me quanto per la squadra".

Pagani è la tua prima esperienza al Sud, non eri mai sceso più giù di Frosinone. Come ti stai trovando?
"Mi sto trovando molto bene sia a livello ambientale che come girone. È un torneo molto agonistico ma rispetto al centro-nord forse c'è un po' meno tatticismo, si punta più ad attaccare che a difendere. Per i giocatori come me, un po' pù anarchici, che puntano alla tecnica e agli spazi, non può che essere un vantaggio. Negli altri anni capitava che non riuscivo neanche ad avvicinarmi alla porta. Qui invece si cerca di proporre più gioco e contemporaneamente ti espomi, per un attaccante come me va benissimo".

Con la Paganese hai un contratto fino al 2020. 
"Una proposta che mi ha spinto a firmare con gli azzurrostellati, ho sentito la fiducia della società. Per il futuro si vedrà. Nei miei pensieri per ora c'è solo la salvezza con la Paganese".

Ti faccio i nomi di due tuoi compagni di squadra: Scarpa e Cuppone. Il primo è un esempio, il secondo si sta rivelando una bella sorpresa.
"Su Ciccio Scarpa credo ci sia poco da dire. A quasi quarant'anni corre ancora come un ventenne, gioca tutte le partite. Non penso di riuscire ad arrivare a quell'età nelle sue condizioni. Ho massima stima per lui, non salta neanche un allenamento, in più come se non bastasse ci mette tantissima qualità nel gioco. Cuppone è un ragazzo di prospettiva, ha ampi margini di miglioramento. È molto veloce, deve affinare un po' la tecnica ma è anche eclettico, può fare diversi ruoli ed quindi un profilo sul quale si può lavorare bene".