INTERVISTA TC Pres Catanzaro: "Su Money Gate noi sempre sereni"

21.04.2018 07:00 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Pres Catanzaro: "Su Money Gate noi sempre sereni"
TMW/TuttoC.com
© foto di Alessandro Mazza

Una stagione un po' tribolata per il Catanzaro. Alti e bassi nei risultati e nelle prestazioni, tre allenatori cambiati e un ricambio a livello dirigenziale in un momento cruciale, con il ds Doronzo e il dg Maglione che hanno lasciato in concomitanza con l'esonero di Dionigi. Ma in questo finale di stagione i giallorossi possono comunque sorridere. È stato definitivamente chiuso col proscioglimento di tutti i coinvolti il procedimento Money Gate, che voleva far luce su una presunta combine tra il Catanzaro e l'Avellino datata 2013. Ed inoltre, grazie al successo contro il Siracusa di domenica, la squadra calabrese è ad un passo dalla matematica salvezza. 

Di calcio e di extracalcio riguardante il Catanzaro, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com il presidente giallorosso, Floriano Noto, che ha rilevato il club dalla famiglia Cosentino nel luglio scorso. 

Presidente, c'è soddisfazione per la conclusione dell'inchiesta Money Gate, che un po' paradossalmente vi riguardava in quanto Catanzaro ma non direttamente come proprietà?
"È un po' il paradosso della giustizia sportiva questo. Noi abbiamo sempre avuto fiducia che saremmo usciti fuori da questa situazione che ci ha visto doppiamente penalizzati. Prima dal punto di vista sportivo con un punto decurtato e poi restituito e poi col processo, ben più pericoloso. Siamo soddisfatti e grande merito va agli avvocati, ma noi non abbiamo mai avuto dubbi in merito alla chiusura positiva, perché era un procedimento fondato sul nulla, su intercettazioni telefoniche tra l'ex presidente ed i familiari. Non c'era stato nessun contatto col presidente dell'Avellino, nessuna prova che ci fosse stato un incontro per "sistemare" la partita. Chiaro che con la giustizia sportiva bisogna sempre stare attenti, ma noi siamo stati sempre sereni". 

Passiamo al calcio giocato. Per la salvezza matematica manca un punto. Si può comunque considerare questa una stagione di transizione per il Catanzaro?
"In tutta onestà ci aspettavamo qualcosa in più. Poi per tutta una serie di motivi, e forse ha influito anche il discorso Money Gate, e una nuova proprietà che ha fatto qualche specifica richiesta alla dirigenza, le aspettative non sono state realizzate in pieno. Sia io che gli altri soci non ci aspettavamo di arrivare alle ultime giornate ancora col patema d'animo del punto che manca alla salvezza. Ma credo che sia la gara col Siracusa che il derby col Cosenza hanno dato segnali positivi. A Fondi si andrà quindi per vincere e chiudere il discorso".

Quel piccolo terremoto di inizio marzo, con l'esonero di Dionigi ed anche direttore sportivo e direttore generale che hanno salutato i giallorossi forse ha dato la spinta giusta per il finale di stagione.
"Credo di sì perché poi in fondo il calcio non è una scienza esatta, e quindi ci sono dei risvolti psicologici da non sottovalutare. A volte bisogna dare delle scosse. Si veniva da una serie di sconfitte. I dirigenti hanno doverosamente rassegnato le dimissioni. Sia Doronzo che Maglione che l'ex tecnico Dionigi sono tutti e tre persone eccezionali, i risultati non sono arrivati per una serie di motivi tra i quali forse anche poca serenità per il processo". 

È soddisfatto di quanto fatto fin qui da mister Pancaro? Potrebbe esserci ancora lui sulla panchina giallorossa nella prossima stagione e quanto conterà il finale di campionato per questa decisione? C'è ancora margine per agguantare i playoff.
"Nel calcio le missioni impossibili sono anche le più belle. Basti fare riferimento all'impresa della Roma contro il Barcelona. Dal punto di vista probabilistico siamo un po' lontani dai playoff ma chiaramente puntiamo a vincere queste due gare e poi vedremo i risultati degli altri. Mister Pancaro è un tecnico molto serio la cui scelta è stata condivisa insieme al direttore sportivo Logiudice. Vediamo appunto queste ultime partite, poi valuteremo appunto col DS la linea da seguire".

Parlare di progetti a lungo termine e di Serie B è un po' prematuro, anche se la piazza vorrebbe giustamente puntare a lidi superiori. Ma per la prossima stagione c'è già l'idea di mettere in piedi una squadra ancor più competitiva?
"Sicuramente sì, puntiamo ad essere il più competitivi possibile. Sperando di non avere qualche delusione come quest'anno. Abbiamo però la fortuna di aver ingaggiato un direttore sportivo che conosce molto bene il girone meridionale ed i calciatori. Ci auguriamo che le scelte vengano fatte in maniera adeguata per puntare ad un campionato di vertice".