INTERVISTA TC Reggina, Maurizi: "Critiche da Catania? I tre punti a noi"

02.11.2017 17:00 di Sebastian Donzella   vedi letture
INTERVISTA TC Reggina, Maurizi: "Critiche da Catania? I tre punti a noi"
TMW/TuttoC.com
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com

Dopo il sorprendente successo sul Catania, la Reggina si è insediata in zona playoff, ricevendo complimenti e attenzione da parte della stampa nazionale. Adesso che le luci della ribalta si sono spente, i granata dovranno provare a rimanere sulla cresta dell'onda già dalla sfida di sabato a Caserta. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva l'allenatore dei calabresi, Agenore Maurizi.

Detto che non siamo nemmeno a metà campionato, cosa pensa dell'attuale posizione di classifica?

"Siamo in zona playoff ma non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti, chi siamo e che dobbiamo pensare a fare il meglio possibile al meglio delle nostre possibilità. Salvezza? Al momento arriviamoci ma ripeto: l'obiettivo si vedrà strada facendo. Fa piacere l'interesse di tanti organi nazionali ma noi dobbiamo ricordarci che non abbiamo fatto ancora nulla e che dobbiamo continuare ad avere la stessa fame di quel 12 luglio quando cominciammo al centro sportivo di Sant'Agata con 40 gradi. Ci prendiamo gli elogi ma non perdiamo la concentrazione".

Sabato a Caserta che gara sarà?

"Difficile, esattamente come tutte le altre. La Casertana è una buonissima squadra che finora ha raccolto poco. Io vorrei vedere, dal canto mio, una squadra che continua a seguirmi ma non ho dubbi che questo avverrà. Anche perché la partita col Catania è soltanto un ricordo, dal momento che non si può più giocare. Quella con la Casertana invece è tutta da giocare".

Da Catania il pensiero principale è che non meritavate la vittoria.

"Non mi interessa. La partita è finita, il dato di fatto è che abbiamo preso tre punti. Le loro sono opinioni e ognuno ha le proprie. Io penso che entrambe le squadre hanno disputato una buona gara e che entrambe avrebbero potuto far loro il match. Stavolta è capitato a noi con una certa soddisfazione perché abbiamo battuto un'ottima squadra".

Lo striscione contro gli etnei e i fumogeni hanno portato alla chiusura della Curva Sud.

"Non entro nel merito della decisione, ognuno ama la squadra del cuore a modo suo. Non sono nessuno per giudicare nessuno, per quello ci sono giudici e tribunali sportivi. Al di là dell'episodio dispiace perché i tifosi sono l'essenza del calcio come i calciatori. Senza allenatori si può giocare, senza calciatori e tifosi no".