Ghirelli: "Stadi tornati a popolarsi. Dati confermano identità Lega Pro"

28.01.2020 12:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Francesco Ghirelli
TMW/TuttoC.com
Francesco Ghirelli
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Nel corso della presentazione del primo studio di impatto di Lega Pro, avvenuta oggi a Roma e realizzato in partnership con ItaliaCamp, ecco l'intervento di Francesco Ghirelli, presidente della terza serie, come riportato dai canali social della stessa Lega Pro: "La capillarità dei club facilita la formazione dei giovani, calciatori e calciatrici. Siamo il presidio sul territorio, perché togliamo i ragazzi dai pericoli della strada. Formiamo ragazzi e ragazze alla pratica sportivo-calcistica, alla cultura del gioco di squadra, dei valori, dell'etica, dell'inclusione e spesso il club è l'unico docente di educazione civica. Noi e i club abbiamo sviluppato tantissime iniziative di solidarietà. Le nostre società sono veicoli di valori positivi".

Le presenze dei tifosi in Serie C sono in crescita del 63%, gli abbonati dell'82%: "In questo campionato gli stadi sono tornati a popolarsi. Migliorati 40 impianti, prezzi giusti, iniziative ad hoc per aumentare la partecipazione. Ci siamo dati nuove regole per le iscrizioni al campionato (merito essenziale di Gabriele Gravina), per impedire ai banditi di acquisire il controllo dei club, per la regolarità della competizione sportiva. Riammissione delle società virtuose: per la prima volta il club che froda rimane fuori e chi è corretto rientra nel campionato. Un cambio epocale". 

"Abbiamo il compito di intraprendere un percorso di sostenibilità per l'adozione di un nostro modello di cultura della responsabilità sociale. Arriveremo alla costruzione di una Certificazione etica. Con ItaliaCamp abbiamo avviato un percorso per misurare il ritorno sociale, educativo e culturale generato dalle attività nostre e dei club. Noi e i club possiamo supportare il Paese nella crescita. Noi siamo pronti a lavorare insieme. I dati sono la conferma dell'identità della Lega Pro e costituiscono un dato scientifico a cui rapportarsi".

"Ragioniamo a sistema nel calcio italiano. Esigenza di discutere sulla ripartizione della legge Melandri. Come formatori, il regolamento sull'impiego dei giovani è irrinunciabile. Ricerca di nuove risorse in 'giacimenti' non usuali. Riduzione dei costi. Lavorare su asset che facciano incontrare i club con i giovani. Dobbiamo innovare sempre, e farlo per primi. Occorre un'azione di sistema e la parte del Governo è fondamentale. Chiediamo credito si imposta, per reinvestire in centri sportivi giovanili; introduzione dell'apprendistato; revisione della legge Melandri 1% degli introiti delle scommesse sportive; semiprofessionismo; ridiscussione imposizione IRAP su contratti calciatori. Noi siamo quelli del libro 'Sessanta imprese di calcio italiano', pubblicato da Il Sole 24 Ore. Imprenditori seri, benemeriti, che investono nel sociale e per donare un sorriso la domenica".