Perugia: cronaca di una retrocessione ampiamente annunciata

15.08.2020 17:00 di  Gianmarco Minossi   vedi letture
Perugia: cronaca di una retrocessione ampiamente annunciata
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Era una debacle annunciata da tempo, anche se, legittimamente, i tifosi del Grifo speravano nel miracolo dopo il gol del 2-1 di Melchiorri. Il rigore decisivo del pescarese Masciangelo ha invece sentenziato la retrocessione degli umbri e, allo stesso tempo, riaperto lo scrigno delle incertezze e degli errori che hanno caratterizzato la maledetta stagione dei biancorossi. Troppo tardi è arrivato il sussulto d'orgoglio di una squadra che ha smarrito da tempo la sua identità di gioco e che non poteva far certo affidamento sugli undici metri per garantirsi la salvezza. Il Perugia si è scavato la fossa da solo, sia sul campo, che fuori : due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte i numeri horror della compagine umbra nel post lockdown, perfetta testimonianza dell'harakiri compiuto dalla squadra.

La mossa di richiamare Oddo a sole tre giornate dal termine al posto di Cosmi non ha dato, come preventivabile, i frutti sperati, soprattutto se poi pretendi di sostituire lo stesso tecnico solo per i playout (ricevendo comprensibilmente un secco rifiuto da Novellino). Un'idea tutt'altro che geniale, che si è inevitabilmente ripercossa sul già frastornato ambiente perugino, nonostante l'animata conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno in cui Santopadre aveva promesso lacrime, sudore e sangue, dicendosi sicuro della salvezza. Il fatto che i due errori dal dischetto siano arrivati da Iemmello, bomber principe della squadra e Buonaiuto, tra i pochi a salvarsi in questa maledetta stagione, è indice della sfortunata annata di cui è stata vittima la squadra umbra, che non può però puntare il dito solo contro il fato avverso. La retrocessione in Serie C dopo sei anni di cadetteria è infatti figlia di scelte poco oculate operate quest'anno dalla dirigenza, dove i tifosi umbri vedono il DS Goretti quale principale capro espiatorio. Non è tempo né di accuse, né di processi, perché la Perugia calcistica vuole ripartire il più in fretta possibile per pianificare la risalita in Serie B, ma per farlo avrà bisogno di programmazione e lungimiranza, ingredienti che quest'anno sono terribilmente mancati: con Santopadre, Gaucci o chicchessia.