Polverini: "Al Pro Pc eravamo in 33: non se li permette nemmeno il Real"

20.02.2019 16:40 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Polverini: "Al Pro Pc eravamo in 33: non se li permette nemmeno il Real"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Dario Polverini, ex difensore del Pro Piacenza attualmente alla Virtus Verona, ha così ricordato l'incredibile esperienza con i rossoneri a ReteSport.it: "A fine giugno vengo contattato dal direttore Morrone, che mi paventava un grande progetto con il Pro Piacenza, proprietà Seleco. Veniva presentato con grandi ambizioni, un progetto importante, per conquistare il campionato ed approdare così in Serie B. Partiamo in ritiro con la squadra che si stava formando al tempo, tutto bene fino al 22 agosto quando il direttore viene esonerato e al suo posto ne arriva un altro che porta dieci giocatori nuovi con un budget molto alto per la categoria. Diventiamo 33 in rosa, che non se li permette nemmeno il Real Madrid. 

La stagione parte bene con risultati positivi e prosegue al meglio, fino ad ottobre, quando c'è la prima scadenza degli stipendi, in Serie C funziona così. A metà ottobre praticamente ci dicono che l'ordine dei bonifici era stato fatto. Era un venerdì, noi la domenica scendiamo in campo tranquilli ma al mercoledì ancora questi bonifici ancora non si vedevano. Ci informiamo così con la banca, che ci risponde che erano stati annullati. Ci sono ragazzi in Serie C che guadagnano 1.200 euro. Un ragazzo alle prime armi, alle prime esperienze, con famiglia, se non viene pagato affronta i problemi di una persona qualunque. 

A ottobre così salta la prima scadenza, iniziano i primi casini. Lui ci dice che ha avuto problemi personali, che li stava risolvendo, e noi gli diamo credito. Dopo un mese ci paga lo stipendio di agosto, ma senza contributi. Diciamo metà stipendio. Arriviamo a mozzichi e bocconi alla scadenza di dicembre, ma anche lì ci viene dato picche. Decidiamo quindi di scioperare ad oltranza fino al pagamento degli stipendi. Ma nulla, quindi noi lasciamo passare tre gare senza giocare fino a fine dicembre, mancava solo la quarta per essere poi estromessi dal campionato, in modo da essere tutti svincolati e avere modo di cercarci una nuova squadra a gennaio. Parliamo di tanti ragazzi messi alla porta dai rispettivi appartamenti per inadempienze. Calciatori in giro per alberghi, con le valige in macchina, rifiutati dai ristoranti convenzionati. Di professionismo non c'era più nulla. Tutto è finito con questa farsa che sapete".