Savoia, Mazzamauro: “Mai più in D. Vincitori morali del torneo”

01.06.2020 00:00 di Anna Catastini   vedi letture
Savoia, Mazzamauro: “Mai più in D. Vincitori morali del torneo”
TMW/TuttoC.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Il Savoia si sente con un piede e mezzo in Serie C, nonostante il secondo posto alle spalle del Palermo, ed il presidente Onorario del club, Alfonso Mazzamauro, ha commentato gli ultimi sviluppi in un’intervista al portale “Oplontini.com”, dove ha affrontato anche il tema di un possibile nuovo ingresso nella compagine societaria da parte dell’avvocato Pecorelli: “Riguardo Pecorelli, parliamo di una persona seria e posso dire che la trattativa è in corso e stiamo facendo dei progetti ma purtroppo qualcuno che vuole solo il male del Savoia, si è intromesso, telefonando lui e anche alcuni giocatori. Mi sto accertando riguardo l’accaduto e ci tuteleremo nelle sedi opportune. Poi, se ci dovesse essere qualche altro imprenditore di Torre Annunziata disposto ad investire la stessa cifra, allora che si faccia avanti. In due anni ho sentito solo parole, zero fatti. Chi ha agito contro il Savoia ne pagherà le conseguenze. In situazioni del genere, un imprenditore deve farsi affiancare da sponsor importanti, altrimenti fare calcio diventa impossibile. Sfido chiunque, in un periodo così delicato, a fare da solo un calcio pulito e onesto nelle serie minori. Ricordo e ci tengo a sottolineare di aver ricevuto, in due anni, meno di € 50.000,00 di sponsorizzazioni. Sono disposto a sedermi per trattare la cessione di poche quote”.

L’attenzione si sposta sulla proposta fatta al direttore Mignano per il prossimo anno, rifiutata però da quest’ultimo: “Con il direttore Mignano c’è stato, c’è e spero che ci sarà sempre un rapporto di affetto indissolubile. Per quanto concerne il calcio, devo dare spazio a nuove professionisti del settore e siamo alla ricerca di un direttore sportivo che abbia qualità e competenze elevate e soprattutto rapporti con club di Serie A per accaparrarci i giovani di talento. Mignano non è stato escluso dal progetto, anzi, sia io che mio figlio Renato gli abbiamo proposto di lavorare in team con un altro direttore”.
Questione stadio: “ Nel corso dell’ultimo mese ci siamo incontrati varie volte con il sindaco Ascione, il quale gode della mia fiducia e stima. Ci ha riferito che è disponibilissimo a effettuare i lavori per ottenere le necessarie omologazioni dalla Federazione. Qualora non ci dovessero essere abbastanza fondi per portare a termine il progetto, allora sarebbe favorevole a dei finanziamenti privati. Nei prossimi giorni ci incontreremo nuovamente ma la cosa importante sono le tempistiche: noi siamo pronti a fare domanda di ripescaggio ma anche il Comune dovrà essere pronto per far sì che ciò possa avvenire. Non vorrei che, come nel caso del Cerignola, il ripescaggio non fosse accolto per mancanza di autorizzazioni e/o stadio”.

Il presidente apre uno spiraglio anche ad una Serie C non professionistica ma solo ad alcune condizioni: “Non farò più la Serie D, lo dichiaro da 6 mesi ormai. Moralmente abbiamo vinto il campionato, non ci sentiamo dilettanti, essendo la seconda miglior seconda di tutti i gironi di Serie D. Per quanto riguarda la Serie C semi-professionistica, se alcuni benefici dovessero rimanere immutati, ovvero diritti tv, minutaggio e premi di formazione; allora la cosa potrebbe essere portata avanti. Senza questi benefici, la Serie C sarebbe solo un costo e non credo che società con proprietà intelligenti e attente, si iscriverebbero al torneo di Serie C. Non esiste un imprenditore che investe senza ricavarne qualcosa e non dimentichiamo che il prossimo anno gli introiti saranno abbattuti dalla mancanza del pubblico sugli spalti. Invito, pertanto, la Federazione ad offrire un contributo concreto ai club di Serie C. In fondo, basterebbe dividere la torta dei diritti tv in maniera diversa, d’altronde Serie B e Serie C sono un serbatoio di calciatori ed è in queste categorie che crescono i giovani talenti”.