Cosenza, Braglia: "Ci sentiamo presi in giro"

06.03.2018 18:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Piero Braglia
TMW/TuttoC.com
Piero Braglia
© foto di Alfonso Miranda

E' un Piero Braglia visibilmente contrariato quello che si presenta nella sala stampa del Rocchi per commentare a caldo la sconfitta del suo Cosenza, nella semifinale di andata di Coppa Italia con la Viterbese. Al tecnico rossoblu non è andata giù la direzione arbitrale: "Io non amo parlare di cose esterne a quello che succede nell’ambito calcistico, ma è inutile espellere un ragazzo come Mungo: può anche aver detto qualcosa di sbagliato, ma lasciare in dieci una squadra sotto di un gol dopo 10 minuti. Inutile fare i fenomeni, perché qui si tratta di quello. La seconda espulsione non c’è e noi lo sappiamo e voi lo sapete.

L’arbitro non ha avuto neanche lo scrupolo di fischiare il rigore su Tutino nel primo tempo come ha fischiato giustamente quello di Dermaku. Non siamo venuti fin qui a farci prendere in giro da uno che abita a trenta km da qui, di là ci sono venti persone che sono incavolate nere, per essere eufemistici, che hanno dato l’anima per questa partita – come fanno sempre – e che hanno perso per 3-1 per cause che non dipendono da loro, al di là degli errori che ha fatto il nostro portiere, perché li ha fatti, ma l’atteggiamento antipatico che ha avuto l’arbitro nei nostri confronti non l’ho mai visto in quarant’anni che alleno. Noi non ci riteniamo ancora sconfitti, ci prepareremo bene e cercheremo di passare il turno com’è nelle nostre possibilità: qui, tra campo ed arbitro, non ne abbiamo avuto la possibilità".