Ds Cosenza: "Così non va bene, pretendiamo rispetto"

06.03.2018 20:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Stefano Trinchera
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Stefano Trinchera
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Il direttore sportivo del Cosenza Stefano Trinchera è sulla stessa lunghezza d'onda del tecnico Braglia, dopo la sconfitta per 3-1 sul campo della Viterbese, nella semifinale di andata di Coppa Italia Serie C: "In qualità di dirigente di questa società ci tengo a ribadire quanto ha puntualizzato il Mister perché, semmai dovessimo uscire da questa competizione, vorremmo uscirne con lealtà e a testa alta ed oggi avete visto tutti quello che è successo. Noi pretendiamo rispetto, perché facciamo sacrifici per arrivare a questo: in tanti anni di calcio non ho mai visto un atteggiamento del genere, toglie due giocatori importanti all’inizio del primo e del secondo tempo su episodi assolutamente inconcepibili, due giocatori importanti su un campo difficilissimo. Noi vogliamo essere messi nelle condizioni ideali per competere con gli avversari e questo, oggi, non ci è stato permesso e non è giusto: perché i nostri tifosi fanno i km e non è giusto che vedano queste cose. Mungo? Si è lamentato su un episodio precedente e, senza pensarci un attimo, lo ha espulso: sono situazioni clamorose, non si può buttare a mare una competizione per queste ragioni.

Ho ricevuto anche i complimenti del direttore della Viterbese, ma me ne faccio ben poco: con tutte le difficoltà del mondo rimettiamo in piedi una gara difficile e l’arbitro espelle Loviso su un fallo che non esiste. Una giornata incredibile, questa non è una giornata di sport, io qui sono venuto anche come calciatore ma non si può affrontare una semifinale di Coppa Italia in questo modo: siamo venuti carichi per dare il massimo, ma non ci è stato permesso. Siamo stati neanche non tutelati, ma penalizzati dal campo, ma non recriminiamo su questo: avete visto tutti voi cosa ha combinato Proietti su questo terreno di gioco. Noi giocheremo in casa nostra, con la spinta dei nostri tifosi, rimontare due gol alla Viterbese non è semplice ma il nostro gruppo ha enormi potenzialità e non capisco perché non dovremmo crederci".