Alessandria, rivoluzione o ridimensionamento?

10.07.2018 06:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Alessandria, rivoluzione o ridimensionamento?
TMW/TuttoC.com
© foto di Fabrizio Pozzi

Più giovane, ma non per questo meno ambiziosa. L'Alessandria scalda i motori, in vista del prossimo campionato. Stasera il raduno che darà il via ufficiale alla stagione 2018/19. Tre giorni di test fisici e poi l'inizio della preparazione atletica, presso il centro sportivo Michelin. Alla guida dei grigi non ci sarà più Michele Marcolini, protagonista lo scorso anno di una straordinaria cavalcata, che ha avuto il suo apice con la vittoria della Coppa Italia Serie C, passato a guidare l'Avellino in Serie B. La società ha deciso di affidarsi ad un tecnico emergente come Gaetano D'Agostino, che porterà idee nuove e grandi motivazioni dopo la discreta annata con la Virtus Francavilla.

Dopo la prematura eliminazione dai playoff, per mano della Feralpisalò il presidente Di Masi ha deciso di cambiare strategia: niente più spese folli, piuttosto una gestione più virtuosa delle risorse con una attenta politica degli ingaggi provando a ricostruire dal basso. Una netta inversione di tendenza, considerando gli enormi investimenti sul mercato delle ultime stagioni. La squadra sarà profondamente rivoluzionata: partiranno molti big, il cui ciclo in Piemonte è da ritenersi concluso, ma non si tratterà di una smobilitazione. Gli unici volti nuovi al momento sono quelli di Sartore, talentuoso brasiliano prelevato dal Matera e del baby difensore greco Zogkos, dal Pas Giannina. Rivoluzione o ridimensionamento? I tifosi sono divisi e si pongono un interrogativo che solo il campo, unico giudice supremo, sarà in grado di risolvere.