FOCUS TC - Serie C, 11^ giornata: la Top 11 del Girone A

Modulo 3-4-3
13.11.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
U. Germano (Pro Vercelli)
TMW/TuttoC.com
U. Germano (Pro Vercelli)
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Tre vittorie interne, cinque vittorie esterne e due pareggi: questo il ruolino di marcia dell'11^ giornata del Girone A.
Illusoria recente vittoria per la Robur, che cade 0-2 in casa contro la Pro Vercelli, mentre il Pisa, che proprio con la Robur era caduto mercoledì, sbanca per 0-1 il "Porta Elisa" aggiudicandosi il derby contro la Lucchese; sorprende invece il Gozzano, alla prima vittoria esterna, che rifila un secco 1-4 all'Olbia in terra sarda. In vetta vince la Carrarese, che espugna il "Moccagatta" battendo l'Alessandria 2-3, mentre il Piacenza, tra le mura amiche, batte 3-1 il Pro Piacenza. Festeggia il primo sorriso interno l'Albissola, che batte 1-0 la Juventus U23, mentre, sempre con lo stesso risultato la Pro Patria archivia la pratica Arzachena. Non si fanno invece male Novara e Arezzo, che chiudono sul 2-2, intanto che termina reti bianche Cuneo-Pistoiese. La giornata è chiusa dal monday night del "Mannucci": quattro su quattro per l'Entella, che batte 1-2 il Pontedera nella quarta partita disputata.

Questi i migliori undici dell'11^ giornata. 
 
PORTIERE:

Angelo Casadei (Gozzano):
il risultato del match contro l'Olbia potrebbe anche ingannare, un solo gol subito e quattro fatti, ma la prima mezz'ora di gioco, fino praticamente al corner dello 0-1, è tutta di stampo sardo, e se i piemontesi rimangono a galla il merito è solo dell'estremo difensore, che para l'impossibile. Fondamentali principalmente due parate, la prima su Ragatzu e la seconda sul colpo di testa di Vallocchia. Poi il là per il primo successo esterno dei suoi.  

DIFENSORI:

Luca Ceccarelli (Pistoiese): alla corte degli orange non è arrivato subito...ma menomale è arrivato! Perché in un delicato e fondamentale momento della stagione, e in un ostico match come si rivela essere quello contro il Cuneo, il classe '83 non sbaglia niente, e gestisce alla perfezione il reparto difensivo, mostrandosi nave scuola per i più giovani compagni. Preciso in tutte le chiusure, sventa in svariate circostanze occasioni di pericolo che avrebbero compromesso la partita. 

Ivo Molnar (Pro Patria): sempre più certezza per la retroguardia bustocca, che comunque figura generalmente bene anche nella gara contro l'Arzachena, che assume importanza vitale ai fini della classifica. Gara, la sua, senza particolari affanni, giocata per tutto il corso dei 90' con estrema lucidità mentale e tattica. Assume sempre più il ruolo di baluardo.

Fabrizio Buschiazzo (Pisa): nonostante i 40 giorni di astinenza da maglia da titolare, torna in campo dal 1', ed è come se dal rettangolo verde non fosse mai uscito. Sarà l'aria del derby, quello contro la Lucchese è molto sentito dalla tifoseria nerazzurra, fatto sta che l'uruguaiano sale in cattedra e sfodera una prestazione non solo qualitativamente importante ma anche di carattere. Grintoso e deciso, si mostra tempestivo e preciso in tutte le chiusure: dalla sua parte non si passa.

CENTROCAMPISTI:

Tommaso Bianchi (Novara): un esigente "Piola" che non vedeva un gol da 315', un momento non semplice per gli azzurri e anche un Arezzo indiavolato che voleva il primo posto. Provvidenziale, a togliere le castagne dal fuoco, l'ex Ascoli, che solo per la doppietta e il punto consegnato ai suoi quando tutto sembrava perso, merita menzione. Ma oltre ai gol c'è molto altro, tanta sostanza e qualità anche in fase di non possesso, la classica partita a tutto campo. 



Gabriele Raja (Albissola): dispiace che di lui si parli poco, sta crescendo a vista d'occhio, e in casa Albissola, con la squadra rigenerata dalla cura Bellucci, se ne sono accorti. Se nel match contro l'imprevedibile Juventus U23 i ceramisti riescono a strappare un fondamentale successo, il primo casalingo, merito va anche al classe 2000, che da concretezza al reparto con giusti movimenti e tanta corsa, tanto che l'undici in campo si salda attorno a lui.

Gianluca Nicco (Piacenza): un momento d'oro per il centrocampista, che si toglie anche la soddisfazione di un gran gol nel derby cittadino contro il Pro Piacenza. Via in ripartenza, svariati metri palla al piede e secco dietro nel sette. E' una spina nel fianco per gli avversari, gioca qualche metro più avanti ed è costantemente col fiato sul collo ai rossoneri, che lo soffrono. Un motore costante.

Umberto Germano (Pro Vercelli): il gol che rifila alla Robur Siena proprio sul filo del fuorigioco merita un plauso, al "Franchi" riesce ad aprire le danze con un tiro al volo in una situazione nella quale pochi avrebbero creduto: cosa di non poco conto in un match che potrebbe anche profumare di scontro diretto in chiave futura. Ma a questo importante timbro unisce una gara generosa, dove si sacrifica molto per la squadra.

ATTACCANTI:

Matteo Brunori (Arezzo): anche senza l'appoggio di Cutolo, su un ostico campo come quello del Novara, non soffre l'esperienza dell'avversario, ma anzi, prova a ferirlo in più di una circostanza, con dei buoni movimenti che sono anche produttivi: corre come un forsennato, dalla trequarti, dove spesso recupera palloni, fino alle corsie esterne, proprio col tentativo di trovare il giusto pertugio, che alla fine arriva. Prestazione sempre in crescendo. 

Dany Mota Carvalho (Virtus Entella): gol o non gol, poco importa. L'attaccante è in perfetto stato di grazia e le sue prestazioni ne sono la conferma: anche quella contro il Pontedera è eccellente, è un costante pericolo per la retroguardia avversaria, ospite fisso dell'area granata. Gioca di tattica e tecnica, sì, ma anche la stazza fisica è dalla sua. Con un Mota Carvalho così, ne beneficia tutta l'Entella.

Francesco Tavano (Carrarese): a onor del vero, è da premiare tutta la squadra, che espugna anche il campo dell'Alessandria, ma l'attacco, nel confronto del "Moccagatta" è forse il reparto che brilla maggiormente. Con "Ciccio" che arriva anche in doppia cifra, primo calciatore della stagione: ed è giusto celebrarlo. Si sta davvero mostrando l'uomo in più della formazione apuana. 

ALLENATORE:

Luca D'Angelo (Pisa):
dopo due sconfitte e un'infermeria particolarmente affollata, che lasciava l'attacco quasi spuntato, il tecnico nerazzurro si reinventa la squadra, con Di Quinzio a svariare per il campo, De Vitis alternarsi tra la mediana e la trequarti e Marconi unica punta. Ed ecco che i nerazzurri hanno sempre l'uomo in più in mezzo al campo, mossa decisiva per una maggior costruzione di gioco. Che ha poi dato i suoi frutti. Squadra anche grintosa, sempre più simile al sanguigno tecnico.