FOCUS TC - Serie C, 27^ giornata: la Top 11 del Girone A

Modulo 3-4-3
19.02.2019 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
C. Mammarella (Pro Vercelli)
TMW/TuttoC.com
C. Mammarella (Pro Vercelli)
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quattro vittorie interne, tre vittorie esterne e due pareggi: questo il ruolino di marcia della 27^ giornata del Girone A.
Pur non andando oltre l'1-1, l'Entella prosegue la marcia, arrestata comunque da una Lucchese che ci aveva creduto, e che continua a lottare per la salvezza, esattamente come sta facendo la Pistoiese, che sul medesimo risultato ha bloccato il Novara. Due formazioni che respirano, visto che l'Arezzo ha espugnato per 1-2 il campo dell'Albissola, ma qualche freccia in più nell'arco l'ha messa l'Arzachena, che battuto l'Alessandria a domicilio, 0-1 il finale. Il colpaccio è però riuscito all'Olbia, impostasi per 3-1 sulla Carrarese, che in vetta ha perso terreno soprattutto considerando che il Piacenza ha chiuso sull'1-0 il match contro la Pro Patria, rimanendo per altro agganciato alla vetta insieme alla Pro Vercelli, che in Toscana ha battuto 0-2 il Pontedera; sul treno, però, anche la Robur Siena, che ha steso per 3-2 la Juventus U23. Bene anche il Pisa, vittorioso per 2-0 su Gozzano.
Fa storia a sè la farsa del "Fratelli Paschiero", dove il Cuneo si è imposto 20-0 sul Pro Piacenza sceso in campo con sette tesserati (di cui un massaggiatore), cui poi se ne è aggiunto un ottavo. Il Pro, ieri, è stato poi escluso dal torneo, con tanto di revoca dell'affiliazione alla FIGC.

Questi i migliori undici della 27^ giornata. 
 
PORTIERE:

Marco Albertoni (Albissola):
non facciamoci ingannare dal k.o. interno contro l'Arezzo e dalle due reti subite, l'estremo difensore ligure è stato eccellente. Si contano otto parate che tengono a galla i suoi fintanto che non commettono qualche lieve ingenuità che costa anche più del prezzo che sarebbe stato corretto pagare, si mostra sempre reattivo e attento: il duello ingaggiato con Cutolo lo vince.

DIFENSORI:

Marco De Vito (Lucchese):
 tutta la difensa rossonera tiena botta nel match contro l'Entella, tanto che la blasonata formazione ligure fa fatica, ma lui ha in più il gol che fino all'ultimo illude i rossoneri. La prestazione è sontuosa, non sbaglia niente ed è preciso sotto ogni singolo aspetto, peccato non sia valso tre punti, di peso estremo.

Davide Moi (Arzachena): la sfida salvezza contro l'Alessandria è una gara di nervi, dove gli episodi vanno a fanno la differenza. La grossa capacità del difensore è quella di far valere non solo l'esperienza ma anche il fisico, tanto da annientare, di fatto, tutto l'attacco dei piemontesi. Che certo, appaiono molto sottotono, ma vengono limitati in tutto e per tutto.

Carlo Mammarella (Pro Vercelli): sul sintetico contro il Pontedera la gara non è agevole, ma lui centellina al meglio le energie, sfoderando una prestazione intelligente sotto ogni punto di vista. Contribuisce in modo sostanziale alla vittoria dei suoi, non solo con la prova (d'autore) in sè, ma anche con la gran punizione che chiude i conti. Gol pesante.

CENTROCAMPISTI:

Mattia Corradi (Piacenza):
subentra a non troppi minuti dalla fine, ma spacca la partita. Contro la Pro Patria il Piacenza non brilla, e lui, proprio nel momento decisivo, dà quel quid in più alla squadra, donando freschezza e sfiorando, quando l'equilibrio regna sovrano, la rete. Propizia poi quella che alla fine decide il match. 



Robert Gucher (Pisa): nella gara contro il Gozzano è probabilmente il migliore tra tutti quelli scesi in campo. Torna in cabina di regia e fa la differenza con le sue geomtrie, che aiutano, e non poco la sua squadra, che gira per come vuole lui. Detta i tempi del gioco, e mette lo zampino su entrambe le reti che consegnano ai toscani tre punti pesanti.

Gregorio Luperini (Pistoiese): è davvero esemplare per rendimento e attaccamento alla causa. La gara contro il Novara vale molto, ora i punti pesano di più, e lui si carica sulle spalle la squadra eseguendo tutto quello che mister Asta gli chiede di fare. Corona una prestazione di sostanza e qualità con la rete che per un po' illude i suoi, e sfiora anche il raddoppio. Che sarebbe stato davvero pesantissimo.

Stefano Guberti (Robur Siena): che sia un elemento indispensabile per la Robur lo dimostra anche nella gara contro la Juventus U23. Dove è autoritario e decisivo, ha solo invenzioni giuste. Sue le reti che valgono prima il 2-2 e poi la definitiva vittoria, che permette ai toscani di rimanere ben saldi sul treno playoff. 

ATTACCANTI:

Mattia Rolando (Arezzo):
l'astuzia e la malizia del calciatore, fanno la differenza con l'Albissola. Negli episodi determinanti ci mette sempre lo zampino, chiave quello del rigore che decide la gara, ed è perfetta l'intesa che ha con gli elementi del reparto offensivo, sia quando svaria sulla trequarti che quando va più avanti. Spesso imprevedibile, dà linfa alla manovra. 

Dany Mota Carvalho (Entella): anche se troppo spesso è lasciato solo a predicare nel deserto, non si dà per vinto, corre e decide la gara contro la Lucchese trovando una pesantissima rete che vale il pari, quando tutto sembra deciso a sfavore dei liguri. Sfrutta al meglio l'unica vera e propria occasione a disposizione, salvando l'Entella.

Daniele Ragatzu (Olbia): che con la categoria non c'entri nulla è risaputo, e la dimostrazione arriva dalla prestazione offerta contro una squadra come la Carrarese, che fa gioca e fa giocare un calcio più tecnico. Una quantità spropositata di palloni utili giocati al servizio dei compagni, il gol e l'assist per la rete di Biancu, che vale il sorpasso sugli apuani. Di più era impossibile.

ALLENATORE:

Michele Filippi (Olbia):
la prestazione che mette in scena la formazione sarda contro la Carrarese è un vero e proprio capolavoro. Il tecnico decide di mischiare un po' le carte, e le sue scelte si rivelano decisamente azzeccate perché la prestazione è davvero complessivamente ottima. Dura anche trovare l'ago nel pagliaio per obiettare qualcosa che sia andato storto.