L'analisi de La Repubblica: a cosa servono le Squadre B in Italia?

30.10.2018 12:10 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
L'analisi de La Repubblica: a cosa servono le Squadre B in Italia?
TMW/TuttoC.com

"Lasciamo perdere le quattro sconfitte in nove partite e il fatto che ci troviamo di fronte alla quinta peggior difesa del campionato. Per una volta la vittoria non è cosa che conti nemmeno in casa Juve, dove al celebre motto della casata - abbiamo appreso - sono tenuti a uniformarsi pure i bimbi dell’Under 8. Il punto stavolta è chiedersi quale compito stia assolvendo la Juventus Under 23 in serie C. La premessa è nota. Nella smania di mostrare una svolta dopo i Mondiali falliti, la federcalcio ha partorito la Grande Riforma delle squadre B a imitazione della Spagna".



In un interessante articolo di approfondimento apparso su La Repubblica di oggi, esordisce così Angelo Carotenuto, che offre ai lettori un'analisi sulla Juventus U23, e sul progetto delle Squadre B in Italia, che non ha avuto gli esiti sperati visto che "solo la Juve in due settimane s’è costruita una squadra B, fornendo l’occasione per domandarci ora a chi e a cosa serva".

E il nodo focale dell'articolo è proprio questo. A cosa servono le Squadre B? Secondo Carotenuto "non allo scopo per cui doveva nascere, dopo aver tolto pure un posto in serie C a realtà di provincia, motivo per cui Gravina era contrario". Questo perché "nella formazione titolare battuta due giorni fa a Lucca, c’erano 4 stranieri (lo svedese Andersson, il tedesco Touré, il cipriota Kastanos, il brasiliano Pereira) e due fuoriquota, il 24enne Emmanuello e il difensore Del Prete, anni 32: sei giocatori su undici di cui un’ipotetica Nazionale non saprebbe cosa farsene. In rosa compaiono pure l’inglese Mavididi, l’uruguayano Wibmer e lo svizzero Kameraj. I giocatori d’interesse della Nazionale restano due o tre, sono nel giro della Under 20 azzurra. Tutto qui. Allora delle due l’una: o non abbiamo capito lo scopo della Grande Riforma o la Juve la sta interpretando secondo una visione sua. Tesserare vecchie glorie del vivaio è legittimo, così come far giocare gli stranieri. Ma è altrettanto legittimo domandarsi se la Juventus U23, in serie C con uno specifico mandato federale, sia tenuta a comportarsi come qualcosa di nuovo e di diverso, o possa sentirsi una squadra uguale alle altre; se insomma il suo scopo sia solo far punti, salvarsi e immettere nel mercato di seconda fascia giocatori in grado di alimentare la propria sfera di influenza e la propria egemonia nel circuito di scambi e prestiti".