Lucchese, un giorno di ordinaria follia

17.07.2018 06:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Lucchese, un giorno di ordinaria follia
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Un giorno di ordinaria follia. Folle come la corsa della segretaria Ghilardi in Figc per depositare, con successo, la documentazione cinque minuti prima delle 19, termine ultimo per la presentazione dei ricorsi contro la bocciatura della Covisoc. E' questa l’istantanea di un lunedì campale per la Lucchese. L'epilogo che non ti aspetti, il coup de théâtre, a tenere aperto un barlume di speranza per il popolo rossonero, che pareva ormai rassegnato al peggio. Con lo spettro del terzo fallimento nel giro di dieci anni a fare capolino, proprio lì, dietro l'angolo.

Una giornata convulsa, frenetica, cominciata molto presto e scandita da continui colpi di scena: la vera svolta arriva intorno alle 13 con le dimissioni del direttore generale Lucchesi e dell’amministratore unico Ferruzzi, seguite, a stretto giro di posta, dalla ricapitalizzazione, col contestuale passaggio delle quote da Moriconi a Bini. E poi il viaggio verso la Capitale, non senza inconvenienti (treno in ritardo di oltre mezzora) ad aggiungere ulteriore pathos ad una sceneggiatura degna del thriller di Joel Schumacher. La nota diffusa poco dopo le 20 dal club ha il sapore della liberazione, ma si tratta solo di una tregua. La vera partita da giocare a questo punto diventa quella di giovedì, quando è attesa l'ultima parola della Commissione di Vigilanza. Soltanto allora si potrà sapere con certezza se l'opera di salvataggio sarà andata a buon fine o meno. Certo, la triste e per certi versi grottesca vicenda di questi ultimi mesi lascerà degli strascichi piuttosto pesanti, condizionando pesantemente la prossima stagione sportiva, ma senza quella folle corsa ora saremo qui a celebrare il funerale della Pantera.