Monza, Morosini: "In 10 giorni pronti per il rush finale? Si può fare"

07.04.2020 20:15 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
Monza, Morosini: "In 10 giorni pronti per il rush finale? Si può fare"
TMW/TuttoC.com

Tommaso Morosini, centrocampista del Monza, intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, ha dichiarato: "Non ha grande senso proiettarsi troppo in avanti, per ora per la questioni stipendi ci siamo proiettati su marzo. Poi vedremo in base a quando e se si riprenderà a giocare. Sono convinto che non avremo difficoltà a trovare un accordo e questa è una fortuna, perché siamo in una società solida che ci tutela. Abbiamo fatto questo sacrificio per marzo, prenderemo in considerazione altre iniziative del genere se la società ce lo chiederà. Spero che il clima sereno che c'è a Monza ci sia anche nelle altre società". 

"Abbiamo dirigenti di livello assoluto e seguiamo la linea che ci dettano. Ogni società sta vivendo un momento particolare e unico, mi limito a commentare la nostra realtà e noi abbiamo trovato l'accordo tramite una soluzione interna senza alcun tipo di discussione. C'è sempre stata armonia nei rapporti ed è stata una cosa spontanea". 

"In una situazione di normalità ci vorrebbe un mese per ritrovare la condizione. Ma in un momento del genere secondo me in dieci giorni potremmo essere pronti per giocare ogni tre giorni. In NBA giocano per sette mesi ogni tre giorni, a noi se ne richiederebbero due. E' una partita di calcio, non un Iron Man. Dal punto di vista del calciatore secondo me si può tornare a giocare". 

"La ripresa? Il mio compito si ferma al campo essendo un calciatore. Non mi competono le questioni di Lega. Detto questo, io come tutti i miei colleghi penso che prima si torna a giocare meglio è, ma tutto dipende dalla situazione sanitaria. Non credo che sarà tutto come prima immediatamente, certe misure resteranno anche per i prossimi mesi. Sono convinto che la Lega ci penserà bene. Spero che il campionato si concluda, significherebbe tornare a giocare per la gente e per noi che viviamo per il calcio".