Pres. Entella all'attacco: "In Italia norme federali sono carta da cesso"

20.11.2018 20:10 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Pres. Entella all'attacco: "In Italia norme federali sono carta da cesso"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Sanguinetti

Antonio Gozzi, presidente della Virtus Entella, in una lunga intervista a Repubblica ha ripercorso le immani problematiche vissute dai liguri quest'estate, con la mancata riammissione in cadetteria: "Mi sono trovato in una situazione in cui il diritto non conta. Noi abbiamo una sentenza della Cassazione dello sport, cioè il Collegio di garanzia del Coni, che il 19 settembre ci riammette alla serie B, ma nessuno ha ottemperato a questa pronuncia e nessuno ha fiatato. Non ricordo una sentenza non ottemperata del Collegio di garanzia, che ne emette circa cento all’anno su varie questioni. Questo la dice lunga sulla gravità dell’ingiustizia commessa ai danni dell’Entella.
Il Tar ha spiegato che è passato troppo tempo, e che è prevalente l’interesse alla regolarità del campionato. Ma da una parte invece di un campionato di B a 19, con tutte le conseguenze che conoscete meglio di me, avremmo avuto la riammissione dell’Entella che non perturbava nulla se non l’Entella stessa che avrebbe dovuto recuperare nove partite in B. Tutte le altre squadre che a turno avevano riposato avrebbero dovuto recuperare un solo incontro. E poi perché la Lega di serie B si è messa di traverso? Non ha titolo sulle riammissiomi e io ho sentito molti presidenti, compreso Massimo Cellino del Brescia, qualche giorno fa, sostenere che a loro il torneo a 19 proprio non piace. Per il resto sono solo cattivi pensieri che tengo per me".

Nemmeno le elezioni in FIGC hanno cambiato il corso delle cose: "Capisco che il presidente Gravina è arrivato tardi rispetto alla vicenda, ma la verità è che anche lui ha fatto poco e siamo in un Paese in cui le norme federali sono carta da cesso. Non si è mai visto che una sentenza non venga ottemperata. È come se nel diritto amministrativo, il Tar ingiungesse al Comune di Chiavari di abbattere un palazzo, questo non lo facesse e non accadesse nulla. Inconcepibile. Questa è la battaglia che voglio portare avanti per riformare il calcio. Mai pensato di mollare? Assolutamente no. Anzi, non mi ha mai neppure sfiorato l’anticamera del cervello. Sono un combattente, condurrò una battaglia perchè il calcio diventi legalità e regole e non continui a essere governato dalle influenze e dai soprusi. Io per natura di fronte a un’ingiustizia non porgo mai l’altra guancia. Qui abbiamo assistito a principi di legalità clamorosamente violati e rispetto ai quali un uomo di governo come Giorgetti, che pure penso abbia molte altre cose da fare, lette le carte si è scandalizzato".