Renate, Diana: "Partiti da Milano, destinazione Roma. Siamo a Piacenza"

18.01.2020 21:50 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Aimo Diana, Renate
TMW/TuttoC.com
Aimo Diana, Renate

La Pantera e l'autostrada. Quella "Del Sole", precisamente, la colonna vertebrale del Belpaese. Rioveggio, Roncobilaccio, Incisa-Reggello, sosta ad Arezzo e poi ancora giù ad incrociarsi con il primo Tevere. E' un Renate che corre, e se la meta ambiziosamente fissata è lontana bisognerà abituarsi a questi pomeriggi molto concreti, molto concentrati e assai fruttuosi in termini di punti. Mano alla cartina del Touring, è un tecnico Aimo Diana quanto mai carico quello che si presenta in sala stampa a pochi minuti dalla vittoria (di misura nel punteggio, più larga nella prestazione) contro un'Alessandria in verità troppo brutta per essere una formazione che ambisce a qualcosa di più che un ottavo posto. Analisi -quella dell'ex tornante della Nazionale- attenta a distribuire il bottino nelle mani di ogni componente nerazzurro, analisi che già volge lo sguardo al futuro. Non fai in tempo a scrivere "Renate-Giana Erminio" che è già un nuovo fischio d'inizio. 

"Sono molto contento per la prestazione dei ragazzi" -spiega il tecnico ex-Melfi nella conferenza stampa riportata dall'Ufficio stampa della società renatese. "Ripeto ciò che dissi in altre occasioni: non siamo noi a dover tener vivo il campionato, sono altre le squadre -con ben altre rose- a dover rispondere alla marcia del Monza. Noi però siamo lì, ci vogliamo stare, e la prova di oggi di tutti i ragazzi lo dimostra. Ringrazio tutti i miei giocatori, anche coloro che giocano poco e sanno aspettare, ringrazio la società che non mi fa mancare nulla, mettendomi a disposizione prima una punta (Sorrentino, ndr) e poi un centrocampista [LEGGI QUI], ringrazio il mio staff che condivide le mie scelte. Detto questo, c'è subito una partita alle porte, contro una squadra che oggi ha vinto (Giana Erminio, ndr), da domani l'attenzione è rivolta ad una nuova delicata sfida. I punti persi a Pontedera resteranno un grande rimpianto fino alla fine, non mi nascondo. Ma la strada è quella giusta, i miei ragazzi sanno cosa voglio e sanno già qual'è il viaggio e la meta: tra l'altro ho ritrovato la mia squadra dopo dieci giorni di stacco con una condizione mentale che mi ha fatto ben sperare. Tra Milano e Roma, siamo a Piacenza: ci possiamo togliere delle grosse soddisfazioni".