Robur, Dal Canto: "Partite in casa? Si deve dare impronta importante"

20.09.2019 18:10 di Giacomo Principato   vedi letture
Robur, Dal Canto: "Partite in casa? Si deve dare impronta importante"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano

Alessandro Dal Canto, allenatore della Robur Siena, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di campionato contro la Pro Patria. Queste le sue parole riprese dal sito ufficiale bianconero: "Un campionato di buon livello deve passare per forza dalle partite casalinghe, non dico che si devono vincerle tutte ma si deve dare un’impronta abbastanza importante, per noi non deve diventare un problema o un assillo, un giocatore deve saper sopportare queste pressioni. Quando proponi un cambio di modulo può essere interpretato come una soluzione in più oppure come ‘la’ soluzione perchè le cose non stanno andando bene: non abbiamo mai fatto catastrofi di reparto, abbiamo fatto errori con i singoli per qualche giornata storta: sicuramente c’era qualcosa in generale che non andava perchè avevamo preso due gol a partita nelle 5 sfide giocate in precedenza, probabilmente in questo momento quella di Lecco è l’impostazione migliore in base alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo".

L'ex guida tecnica dell'Arezzo ha parlato dei prossimi avversari dei toscani, passando poi a una valutazione incentrata sui suoi giocatori D'Ambrosio e Cesarini: "La Pro Patria ha lo stesso allenatore e la stessa filosofia dello scorso anno, ha cambiato poco nella rosa: potrà essere una partita chiusa, decisa da episodi. Nelle palle inattive dobbiamo diventare più abili quando le subiamo ma anche quando le facciamo. D’Ambrosio nelle quattro giornate è stato il più positivo in assoluto, è stato capitano in campo nel vero senso della parola, ha offerto ottime prestazioni, genera senso di sicurezza in tutto quello che fa, può darsi che avendo due compagni vicino invece di uno nel pacchetto dei centrali aumenti la sicurezza: abbiamo la necessità di trovare un’identità nella difficoltà, e a volte questo può essere facilitato da un sistema di gioco che ti fa sentire più denso e più compatto, ma non abbiamo un problema di modulo, possiamo adottarne anche altri. Cesarini viene da quasi un anno di attività, ha bisogno di ritrovare il ritmo della gara: è un giocatore che a volte va lasciato libero di interpretare le situazioni, a volte deve posizionarsi in determinate parti del campo per avere dei vantaggi enormi: è un giocatore che in C è sempre stato etichettato come di grande valore, deve tramutare tutto in qualcosa di concreto, qualche vittoria di campionato, qualche stagione con 15 gol all’attivo”.